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7 Settembre 2014 ,

Adult Jazz GIST IS

2014 - Spare Thoughts
[Uscita: 04/08/2014]

adult jazzInghilterra

Oggetti bizzarri. Adult Jazz è il nome di un quartetto di Leeds capitanato dal cantante Harry Burgess. Completano il gruppo Tim Slater, Tom Howe e Steven Wells. La loro musica è indefinibile, le melodie sono sghembe e i ritmi sembrano casuali. I riferimenti possibili sono alcune cose dei Gastr del Sol, o i primi Dirty Projectors, gruppo che ultimamente si è instradato verso un pop più classicheggiante, oppure i Talk Talk più astratti. In Donne Tongue, il brano più simile a una canzone si accenna un ritmo reggae e un solo di chitarra, per quanto sgangherato; nell’iniziale Hum un intervento del trombone agita acque fino allora tranquille (l’uso dei fiati è l’aspetto più rimarchevole del disco). I brani vanno dal molto breve al molto lungo, Spook sfiora i dieci minuti. Am gone potrebbe essere un blues, oppure diventare una pop song, ma rimane sempre qualcosa d’altro, col batterista che strofina i piatti mentre basso e chitarre vanno in controtempo. Quando il gruppo sembra prendere una strada più rassicurante, appare una trovata musicale spiazzante, vedi le chitarre sferraglianti di Springful.

 

Nemmeno i brani più brevi, come Idiot Mantra o Be a girl, presentano una struttura da canzonetta pop: la prima è un salmodiare su un battito ossessivo, sembrerebbe quasi un cuore campionato, mentre una chitarra dal suono aspro riporta ai Residents di “Eskimo”; la seconda potrebbe essere quasi un esempio di quel jazz adulto che il nome del gruppo richiama, con accordi sincopati e cambi di tempo, ma ben presto il brano impazzisce eadult jazz melodie e ritmi prendono sentieri imprevedibili.  Punto forte del gruppo è la voce di Harry Burgess, molto cristallina, potrebbe far pensare a Robert Wyatt (che però ha un timbro più personale) o a Jonsi dei Sigur Ros; benché in falsetto non appare mai sforzata, il cantante dispone senz’altro di una tecnica vocale stratosferica, ma non dà mostra di abusarne. In un mondo in cui la standardizzazione e l’ortodossia dominano in qualsiasi campo - purtroppo non solo in quello musicale - chi osa provare strade nuove, per quanto si possa fare qualcosa di nuovo nel campo della musica pop e rock, è il benvenuto. Però questi Adult Jazz per essere veramente adulti devono crescere ancora un poco sul piano della scrittura. Disco interessante, ma ancora acerbo, per ascoltatori coraggiosi. 

Voto: 6.5/10
Alfredo Sgarlato

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