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15 Gennaio 2013 , , ,

Ben Harper with Charlie Musselwhite GET UP!

2013 - Stax/Concord Music Group
[Uscita: 29/01/2013]

ben harper charlie musselwhiteNon credo ci sia bisogno di molte presentazioni per i due protagonisti di questo disco il cui titolo ‘fa’ tanto Bob Marley, che hanno deciso di unire le loro forze dopo una frequentazione artistica di circa quindici anni, in studio come sulle assi dei palcoscenici: Ben e Charlie si conobbero nel 1997 durante delle session per John Lee Hooker. Harper è a 44 anni artista solido e generoso, nella cui ispirazione  - e performances - si fondono sincreticamente soul, blues, country e rock. I più piccini e vogliosi di apprendere sappiano invece che il suo compare in questo “Get Up!”, il decisamente più anziano settantanovenne  Charlie Musselwhite,  è  a tutt’oggi uno dei più illustri e dotati armonicisti elettrici bianchi  di Chicago Blues di ogni tempo, insieme al grande Paul Butterfield , deceduto però tanto tempo fa, nel 1987, a soli 45 anni. L’ultimo disco del buon Charlie, che sta invecchiando alla grande,  anche fisicamente,  risale al 2010, “The Well” (Alligator Records), mentre Harper  proviene da “Give Till It's Gone” rilasciato nel 2011 (Virgin).  

 

Per la cronaca trovate negli ultimi tre lustri  Musselwhite  con la sua calda mouth harp anche tra i più fedeli  uomini di Tom Waits, in lavori come “Mule Variations” (1999,  Anti/Epitaph), “Blood Money” (2002, Anti), “Bad As Me” (2011, Anti). “Get Up! “ è a tutti gli effetti, come prevedibile, un album prima di tutto di Ben Harper, che lo produce,  firma le dieci songs, vi canta e suona chitarre e dobro  con la sua  collaudatissima  e comunicativa verve soul-blues; Charlie Musselwhite (che è anche un chitarrista)  gli fa da alter ego producendosi in una serie di pregiati soli d’harmonica ma fungendo anche da puntuale eben e charlie zelante contrappunto alle sue prestazioni vocali. Un disco che pesca a piene mani nelle american roots, sia che si punti con modalità più ortodosse sul blues e sul folk/country blues prettamente acustico  (Don’t Look Twice, All That Matters Now, We Can't End This Way, You Found Another Lover (I Lost Another Friend), She Got Kick) o si slitti invece su un suono più rock hard  molto d’impatto (I Don't Believe A Word You Say, Blood Side Out, I'm In I'm Out And I'm Gone).

 

Curioso come il riff e l’impianto in generale di I'm in I'm Out and I'm Gone ricordino molto da vicino l’indimenticata The Jean Genie di Bowie/Ronson-iana memoria. Gli episodi più riusciti del lavoro però si rivelano  I Ride At Dawn ed i sei minuti e passa della title-track Get Up!, con una superba performance chitarristica di Harper vestita del fraseggio hot dell’arpa blues di Charlie: siamo di fronte a due  strepitosi esercizi di ipnotico mantra rock imbrattato di delta blues paludoso e malsano. Un disco senza particolari vette creative, ma imperdibile per tutti gli amanti dei suddetti generi, per i quali si rivelerà il gustoso ed appassionante parto collaborativo di due grandi artisti, una sorta di 'father and son', parafrasando il titolo di un grande doppio vinile del lontanissimo 1969, che vedeva complici i padri di colore del Chicago Blues ed i loro solerti allievi bianchi: il tutto in un significativo abbraccio con la gloriosa e storica etichetta americana di rhythm'n'blues/soul Stax Records.

 

Voto: 7/10
Pasquale Wally Boffoli

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