Migliora leggibilitàStampa
16 Gennaio 2023 ,

Brian Eno Foreverandevernomore

2022 - Opal Music Ltd
[Uscita: 14/10/2022]

Un’accorata vibrazione che frantuma le nullità siderali, una recita liturgica che amplifica desolazioni ed ansie esaurendo irreversibilmente il fulgore di sterili illusioni. Nell’intimità delle bizzarre galassie sonore da lui stesso allestite, Brian Eno tratteggia malinconicamente l’infausta parabola di un pianeta deturpato da imponderabili mutamenti climatici. Prossimo alla celebrazione del cinquantennale del debutto solistico (“Here Comes the Warm Jets” fu distribuito negli ultimi mesi del 1973) il geniale artista di Woodbridge ritorna sulla scena discografica con “Foreverandevernomore”, lavoro in cui torna ad indossare gli abiti di algido narratore dopo un lungo periodo (diciassette anni, per l’esattezza) di prove affidate esclusivamente ad elucubrazioni strumentali. È una sorta di sommessa preghiera imprigionata tra i rarefatti orditi del synth ad accompagnarci per gli scenari abissali di questa opera intimistica nella quale Eno condensa riflessioni e timori sul futuro. "These billion years will end. They end in me" anticipato dalla distribuzione del videoclip di There Were Bells, performance di Brian in compagnia del fratello Roger nell’ambito dell’Epidaurus Festival presso l’acropoli ateniese, “Foreverandevernomore” sviluppa il minimale canovaccio in una lenta sequenza di movimenti che sembrano provenire dalle viscere di un’anima ferita. Dalle traiettorie oniriche delle trasvolate celesti di Icarus o Blèriot alle ossessive notti senza stelle di Who Gives A Thought passando per l’eterea We Let It In griffata dai contrappunti della figlia Darla, il coinvolgimento emotivo non conosce cali sino ad accompagnare l’ascoltatore di turno nelle braccia della suggestiva chiusa Making Gardens Out Of Silence, concepita per installazioni artistiche esposte alla Sepentine’s Gallery nell’ambito del progetto “Back To Earth” e qui inserita in versione integrale. Eno, che ama definirsi un ‘mercante di sentimento’ (oseremo dire a ragion veduta), a settantaquattro anni suonati sembra non conoscere flessioni creative continuando a dispensare esperimenti musicali di assoluta attualità. Poco convenzionale, a tratti spigoloso, “Foreverandevernomore” si rivela un disco non per tutti. Ma quando mai le opere di Brian Eno lo sono state?

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

Audio

Video

Inizio pagina