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3 Aprile 2023 ,

Lankum False Lankum

2023 - Rough Trade
[Uscita: 24/03/2023]

Gli irlandesi Lankum sono giunti al quarto album e si confermano come una delle punte di diamante della scena folk attuale, la loro musica è sì legata alla tradizione, ben dieci canzoni su dodici sono brani tradizionali, ma ama sperimentare soluzioni innovative che diano maggior spessore e impatto alle composizioni, dandone una lettura forte e personale. È il caso della traccia iniziale Go Dig My Grave, di una bellezza così abbagliante e drammatica da dare il tono a tutto il disco, è questo un brano che ha avuto innumerevoli versioni, da Costello a Sinead O’Connor, anche col titolo The Butcher Song, si tratta della tipica canzone nera, oscura, tragica, una donna viene abbandonata dal suo uomo e viene ritrovata impiccata dal padre, accanto ci sono le sue ultime volontà sulle modalità di sepoltura. Inizia col canto a cappella di Radie Peat che esprime l’orrore e lo strazio, poi si inserisce un sordo suono di chitarra e via via un drone di violino languisce affranto seguito dal battito pesante di un tamburo, il senso di dolore è lancinante, la melodia folk si è infranta in un dark intenso e tragico, non più la narrazione di un passato brutale e doloroso, ma la rappresentazione di un presente angoscioso e cupo. Partiti come la classica band da pub, i Lankum a partire da “The Livelong Day” del 2019, stanno sviluppando una loro rivoluzione all’interno del genere, né calligrafismo, né rilettura psichedelica, la tradizione folk è materia viva anche per parlare del presente. Pur usando solo strumenti acustici utilizzano sonorità che ricordano il dark ambient, il noise e la drone music, così accade che le melodie folk morbide e placide di Clear Away In the Morning vengano screziate da suoni inquieti così che quel che appare un classico gig da pub si trasformi in una serie di clangori e suoni stridenti e irati. The New York Trader racconta drammatiche storie di viaggi in mare, qui i due fratelli Lynch si rammentano dei loro trascorsi hardcore punk nella rabbia pulsante della seconda parte del brano, Lord Abore And Mary Flynn è un altro momento di quiete, cantata da Ian Lynch e dalla Peat su un prolungato arpeggio di chitarra e fumose volute di synth in contrasto con una cupa fiaba noir in cui una madre avvelena il figlio che non accetta la moglie scelta per lui, ci precipitano in un turbinio sonoro tempestoso i tre brevi intermezzi intitolati Fugee. Chiude l’album The Turn, brano originale, con una forte tensione interna, il canto è monotono come un’esistenza in cui c’è poco spazio per la speranza, «Il sole si gira per ridere di te e del pianeta su cui ti trovi», e naufraga nel caotico rumore finale. ”False Lankum” è stato registrato con il fido produttore John "Spud" Murphy (Black Midi, Coraline) durante i lockdown dublinesi in un forte isolato sul mare, sul disco hanno influito le suggestioni derivanti dal luogo e dall’occasione. Accanto alle sventurate storie d’amore è il mare il protagonista di queste storie tormentate e funeste, dall’ammutinamento in The New York Trader al marinaio che non vede l’ora di salpare per lasciarsi la vita alle spalle di Clear Away In The Morning, all’allontanarsi triste di una nave in The Turn.

Voto: 8/10
Ignazio Gulotta

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