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26 Gennaio 2023

Iggy Pop Every Loser

2023 - Atlantic Records
[Uscita: 06/01/2023]

Nel 2019 “Free” rappresentava ancora una volta la saldatura concettuale di una musica senza preconcetti alla vita stessa di Mr. Osterberg Jr., in arte Iggy Pop, il tutto senza nessuna soluzione di continuità o riserve mentali di tipo commerciale. In quel disco aleggiava ancora lo spirito di Bowie nelle pieghe delle trame jazzistiche, così come nei momenti di avanguardia crepuscolare e nella transitorietà dei respiri. Oggi quella stessa libertà la ritroviamo intatta nel nuovissimo “Every Loser”, sebbene con una attitudine diversa, meno ripiegata e più agevole nel proporsi ad un pubblico quanto mai anagraficamente trasversale. Lo stuolo dei musicisti che suonano è di primo livello: Duff McKagan, Stone Gossard, Dave Navarro, Josh Kinghoffer, oltre a Andrew Watt e ad un comparto di batteristi formato da Chad Smith, Travis Barker e dal compianto Taylor Hawkins. Il suono si sente eccome, grazie alla produzione levigata di Andrew Watt (Dua Lipa, Ozzy Osbourne, Miley Cyrus, Post Malone, etc.), che di certo conosce bene quali siano le meccaniche giuste da applicare ad un brano che deve funzionare. Tuttavia, evidenziare solo la sovrastruttura dell’album costituisce la parte meno interessante della disamina e svilisce il valore di “Every Loser”, perché l’album vive di vita propria soprattutto per lo spessore intrinseco di una scrittura che nel complesso non soffre mai di cedimenti o cali di tensione, anche nei momenti più introspettivi e quando il livello di testosterone delle chitarre scende. L’opener è tutto nel punk virulento di Frenzy, (quello che i Måneskin vorrebbero essere, nonostante l’imprimatur dell’Iguana), il successivo Strung Out Johnny vive di pulsazioni eighties, con il drumming in levare dell’elegante Chad Smith, mentre New Atlantis inizia con lo spoken word di Iggy, sempre più a suo agio con la dimensione crooneristica, prima che si dipani un’apertura prossima ai Queens Of The Stone Age più maturi. Dopo Modern Day Ripp-Off che proviene direttamente dalle latitudini efferate degli Stooges, arriva Morning Show, uno dei pezzi più toccanti in cui si lascia prevalere la classicità delle forme senza mai cadere nella retorica. Rimarchevole anche il divertissement di Neo Punk, con Travis Barker che sfonda letteralmente le pelli, il post punk danzereccio alla Arcade Fire di Comments e le sinuose brevità dello spoken word di My Animous Interlude, con un arpeggio alla Mogwai, che si lega alle introflessioni del predecessore “Free”. Il finale è occupato tutto dalle magnificenze di The Regency, l’episodio più lungo della tracklist, con una struttura circolare che custodisce un cuore a forma di bottiglia Molotov. “Every Loser” è il migliore viatico possibile per questo 2023, un grande disco per un artista come Iggy Pop che non ha bisogno di celebrare la propria libertà e che riesce a donare l’illusione di poter ricucire gli strappi di questo sporco mondo con l’anarchia del rock’n’roll.

Voto: 8/10
Giuseppe Rapisarda

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