Esperanza Spalding EMILY’S D+EVOLUTION

Stati Uniti   #consigliatodadistorsioni    

Esperanza Spalding, la giovane bassista e cantante il cui talento ha avuto già piena conferma in musica, ritorna con "Emily's D+Evolution", un disco molto curato e ben riuscito. Stavolta però l'approccio-lo si constata già dall'attacco della prima traccia Good Lava- è elettrico e meno jazz, come era nei precedenti dischi. Tuttavia non mancano grandi raffinatezze che del passato non fanno rimpiangere nemmeno i momenti di funambolico canto scat accompagnato in sincrono dalle linee di contrabbasso e dal sorriso di Esperanza. I brani, cantabili soltanto in apparenza, sono invece melodie leggiadre costruite a puntino su rigogliosi contro tempi e cambi di accento.

Adesso la voce della nostra Esperanza si è fatta più adulta e a questo si aggiunge il suono di una chitarra elettrica suonata da uno strepitoso Matthew Stevens pieno di carica che alla fine del disco, nella alternate take di Unconditional Love, prima di uscire di scena sfodera folgorante un lungo solo in una martellante improvvisazione in trio con basso e batteria. 

Il cantato scende giù come miele all'ascolto rilassante di queste piccole perle confezionate su misura, dentro e oltre cadenze armoniche e ritmiche riconducibili solo a pena di approssimazione a forme di stile funky, prog rock, soul e persino pop, ma in verità da considerare un meticoloso lavoro di cesellatura nella scrittura della melodia.

Sembra che le parti cantate dei brani siano nate prima nella mente e nelle corde vocali di Esperanza e poi siano state modellate all'esterno da sovrapposizioni di tempi sospesi, controcanti, poetiche al femminile, soli di chitarra eleganti e imponenti, giri di basso solidi quanto meravigliosamente orecchiabili, synth, piano. Non ci sono fiati, del resto l'emissione di fiato della voce di Esperanza è il punto di inizio e di approdo e non ha bisogno del sostegno di ottoni. Emily's D+Evolution rappresenta un universo sonoro specchio di una bella e gaia fiaba moderna.