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17 Gennaio 2018

Les Filles d'Illighadad EGHASS MALAN

2017 - Sahel Sounds
[Uscita: 28/10/2017]

Niger     #consigliatodadistorsioni

 

Illighadad è un villaggio del Niger con una popolazione di pastori e una vita rurale che sembra escluderlo dalla modernità, niente elettricità né acqua corrente e solo piste di sabbia come unica, disagiata via di comunicazione, una vita certo difficile, ma che mantiene salda la cultura tradizionale e l'identità propria di una comunità viva e partecipe. Comunità nelle quali la musica è elemento centrale della vita quotidiana e delle sue cerimonie. Fra i pastori del Niger lo stile più diffuso è il tende che prende il nome da un tamburo costituito da una pelle di capra tesa su un mortaio e percossa da un pestello e che, insieme al canto e al battere delle mani, costituisce gli elementi intorno a cui nascono le canzoni che parlano della vita quotidiana, di amori, della devozione per gli avi. Quello che ha fatto la cantante Fatou Seidi Ghali è stato di inserire in questa tradizione la chitarra elettrica, strumento poco diffuso e soprattutto non suonato da donne, ma riservato agli uomini Tuareg che, dopo averlo scoperto durante le migrazioni nel Magreb, lo hanno inserito nei loro magnifici desert blues. Una vera rivoluzione musicale e di costume che oggi viene ancor più accentuata da questo loro secondo disco,  il primo ad essere realizzato in studio. A produrre Christopher Kirkley, colui che le ha scoperte, e che pubblica anche questo disco nella sua etichetta la Sahel Sounds.

 

Il lavoro in studio è senz'altro un'importante novità rispetto al disco di debutto del 2016, infatti le registrazioni sono avvenute in Germania durante il loro tour europeo, accanto a Ghali troviamo due sue cugine le cantanti Talamnou Akrouni e Mariama Assouan e un suo fratello come seconda chitarra. Il risultato rende il suono più corposo e complesso rispetto al precedente lavoro, e anche le percussioni si arricchiscono per la presenza, accanto al tende, del calabash, un tamburo di zucca. Quella delle Filles d'Illighadad è musica tradizionale tuareg, la polifonia delle voci ne è l'elemento caratteristico, si va dal classico botta e risposta fra solista e coro, al vibrato, al canto corale, trasportandoci dentro un cerimoniale antichissimo e misterioso, fra batter di mani e percussioni, ma con l'inserimento particolarmente riuscito delle chitarre che con i loro giri armonici ipnotici creano suggestivi drones. Una musica con radici antichissime e tribali e che pure riesce estremamente attuale e affascinante alle orecchie di chiunque veda nella musica un modo di allargare la propiria coscienza e allacciare legami con popolazioni storicamente, geograficamente, culturalmente molto lontane. Le canzoni de Les Filles d'Illighadad ci raccontano i più profondi sentimenti umani: gioia, dolore, malinconia, devozione, amore, nostalgia, ma anche desiderio di libertà, giustizia, rispetto, uguaglianza, ecco perché riescono a parlare al cuore di tutti. Una dimostrazione ulteriore del grande fascino e dell'immensa ricchezza della musica del Sahel.

 

Voto: 8/10
Ignazio Gulotta

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