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Calexico EDGE OF THE SUN

2015 - City Slang
[Uscita: 14/04/2015]

USA

 

calexico coverQualcosa deve essere andato storto laggiù, tra le assolate strade che collegano l'Arizona al Messico. Fa un po' male dover  constatare infatti come questo "Edge Of The Sun" non si avvicini minimamente a nessuno dei precedenti lavori firmati dalla coppia Burns/Convertino e le poche idee di spessore non bastano di certo a riconfermare intatte le loro qualità, soprattutto a fronte di troppe lacune nella scrittura e nell'arrangiamento. Vuoti che si vorrebbero colmare con degli escamotage quali un uso maggiore di suoni sintetici e l'aver ripiegato troppo spesso su melodie banali che sembrano strizzare l'occhio ad un pop di facile commercio. Imbarazzante sentire aprire il disco con l'inutile Falling From The Sky, una sensazione questa che viene po' alleviata dal successivo Bullets & Rockets. Ma è solo una breve boccata d'aria perchè con When The Angels Played dobbiamo tornare in apnea e questa volta per parecchio, tempo di toccare il fondo con una serie di brani di una mediocrità che non trova precedenti nella storia discografica dei Calexico. Il momento peggiore arriva con la terribile Cumbia De Donde subito seguita dalla scialba ballata Miles From The Sea. Ed è solo quando ormai la riserva di ossigeno sembra essersi esaurita che possiamo cominciare una lenta risalita ansiosi di rivedere la superficie; Coyocan è un timido ma sufficiente tentativo di ristabilire i contorni di un'identità stilistica di cui per troppi minuti avevamo perso traccia.

 

Con il peggio alle spalle, possiamo anche svagarci un po' con la leggerezza dei ritmi in levare e i featuring femminili di Beneath The City Of Dreams (con Gaby Moreno) e Moon Never Rises (con Carla Morrison). Stranamente però, gli episodi migliori arrivano in chiusura: con World Undone e Follow The River torniamo ai Calexico più genuini, quelli calexicoche sanno scavare dentro di noi e con i quali più volte in passato abbiamo varcato nei due sensi il confine desertico tra States e Messico, assaporando con ebbrezza cocktails a base di rock, musica mariachi, country, tex-mex e musica latina. Viene infine da chiedersi il perchè dare alle stampe un prodotto come questo, piuttosto che un EP con quella manciata di canzoni di buon livello che comunque Joey Burns e John Convertino hanno dimostrato di saper ancora scrivere. La risposta arriverà col tempo ma intanto certe considerazioni viene comunque spontaneo farle, soprattutto alla luce di un'ottima carriera costellata da un'altrettanto ottima discografia. Certo, un passo falso capita a tutti e non staremo sicuramente qui a scrivere l'epitaffio della band di Tucson. Aspettiamo quindi fiduciosi che i Calexico tornino a scavalcare la propria ombra.

 

Voto: 6/10
Aldo De Sanctis

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