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6 Aprile 2016 ,

Vita Bergen DISCONNECTION

2016 - Glitterhouse Records
[Uscita: 03/04/2016]

Svezia 

 

VITA BERGEN DISCONNECTIONDopo la pubblicazione del loro primo ep nel 2014 per la band svedese dei Vita Bergen tutto ha cominciato a girare a mille, tour da tutto esaurito in Scandinavia, Svizzera, Germania, premi della stampa specializzata svedese e l'attenzione dei media che (la cosa non è proprio una novità) hanno definito la band come 'the next big thing'.

Abbiamo parlato di band, ma in effetti i Vita Bergen sono la creatura del duo formato dai due frontman William Hellström il cantante e  Robert Jallinder chitarrista, a questi si aggiungono un altro chitarrista, un batterista, un violinista, due tastieristi e un bassista. Come si vede un ensemble di ben otto elementi, che, come loro dichiarano, riescono a vivere questa situazione potenzialmente caotica attraverso un'attenta collaborazione e un continuo scambio di idee. Va anche detto che sul disco non sempre la band è al completo, anzi in ben due tracce fa tutto il solo William Hellström alla voce e all'elettronica. Per scrivere questo “Disconnection”, come è ormai abitudine non infrequente, i nostri si sono ritirati in una casetta in mezzo al bosco, evitando contatti col mondo esterno anche tramite internet.

 

Ma veniamo alla musica e notiamo subito come questa uscita rappresenti un'anomalia rispetto alle precedenti uscite della label Glitterhouse (anche se un piccolo precedente si era avuto con il bell'album del duo greco Sea + Air) fino a ora orientate sul desert rock, l'alt country o il songwriter. Qui infatti siamo alle prese con il sound pieno, ridondante di un indie-pop che affonda le sue radici negli anni '80 del post punk. Lo stile vocale di Hellström rimanda ad alcuni fra i protagonisti di quegli anni, cantanti che esprimevano il disagio e il male di vivere, come Ian Curtis, ma qui la forte tensione drammatica si stempera sovente in un synth pop non proprio convincente.

Un brano come Curtains è certo accattivante e carino, ma scorre via fin troppo leggero, e insieme a Disconnection  e Replace non può che rimandarci ai canadesi Arcade Fire come punto di riferimento principale per i Vita Bergen (la cui traduzione è Montagne Bianche). Decisamente più riuscite In The City, brano di derivazione new wave, post punk fra Echo & The Bunnymen e Jesus and Mary Chain, dalla forte tensione drammatica, sorretta da un ritmo incalzante e nevrotico e Bookstore con un efficace crescendo di pathos sottolineato dal bel lavoro della chitarra e del violino. 

Voto: 6/10
Ignazio Gulotta

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