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30 Dicembre 2014 , ,

Linda Sutti WILD SKIES

2014 - Cable Car Records
[Uscita: 17/10/2014]

# Consigliato da Distorsioni

 

linda WILD SKIES-CoverLinda Sutti, giovane cantautrice, nata a Piacenza ma con l'America nel cuore. Difficile emergere in provincia, specie nella nostra penisola dove lo spazio ed il riconoscimento per i giovani talenti non è mai abbastanza. Linda come molte sue coetanee ha iniziato la sua avventura in una band locale, i Blues Trigger, nella quale ebbe modo di scrivere le sue prime composizioni in mezzo a molte covers, soprattutto standard blues. Ma voce solista in un semplice gruppo, per quanto bravo e preparato era troppo poco per lei. Era come mettere un freno alle proprie ambizioni, ben presto sfociate nell'avventura solista. E fu così che nel 2010 arriva l'agognato debutto con "Winter in my room" disco intimista, quasi familiare, che vira verso il folk in luogo del blues del gruppo d'origine, bissato due anni dopo dall'ep "Songs in C" nel quale prosegue la crescita artistica della nostra. Crescita che giunge a definitiva maturazione con questo splendido "Wild skies", in pratica un secondo esordio, nel quale Linda esce finalmente allo scoperto e rivela a tutti la sua statura d'artista di classe a dispetto di una limitata esperienza.

 

Una bella mano è venuta dalla Germania, in particolare da Heinrik Freischlader, proprietario della Cable Car Records, che, come dice la Sutti "è una etichetta che lavora con lo stile di quelle americane degli anni cinquanta". Proprio quello che ci voleva per le ambizioni della piacentina, da sempre ammaliata da quelle sonorità. Freischlader nel Linda-Suttidisco ha curato gli impeccabili arrangiamenti, di squisita fattura, al resto hanno pensato le 11 canzoni che Linda ha scritto con il cuore in mano. Quando parlavamo di secondo esordio ci riferivamo anche al fatto che alcune tracce presenti in Winter in my room vengono ripresentate qui in una nuova forma che le fa sembrare delle vere e proprie canzoni inedite. Linda Sutti ha una voce molto bella, calda ed una pronuncia dell'inglese impeccabile che in alcun modo tradisce le sue origini italiane. Wild skies ha un variegato spettro sonoro, con canzoni più intimiste ed altre più rock, anche se l'anima blues sembra qui essere del tutto assente, se non nascosta nelle pieghe di alcune tracce. L'apertura di Hurry rimanda addirittura all'angelo caduto Amy Winehouse, con quei timbri reggae e quella voce che fa innamorare. Ma la vera natura di Linda è dislocata altrove. L'amore infinito per la divina Carole King intanto. Ed ecco allora la splendida Try, con i suoi cori perfetti, gli stessi che si ascoltano in Dear Mr.So-and-so, due canzoni che rimandano indietro di 40 anni.

 

Quando le luci si spengono vengono fuori degli slow dal fascino unico, Prince Coffee, Every tick of our time, con preziose strutture orchestrali, o la Norah Jones che fa capolino in For the thrill, per sola voce e chitarra acustica. Con Wild skies, la title track, il rock blues di Down on the road e della grintosa Silence e la chiusura di No fear scaldano i motori della band e fanno alzare il livello della temperatura. Heinrik Freischlader, oltre ad linda-sutti-wild-skiesarrangiare in maniera superba il tutto ha messo a disposizione della Sutti un team di musicisti con i fiocchi. Niente fra questi solchi è meno che perfetto, la cura per ogni particolare è evidente e trasuda da ogni singola traccia qui presente. I musicisti impiegati nel disco meritano decisamente la citazione oltre che la presentazione. C'è innanzitutto il factotum Freischlader in persona, alle prese con chitarra elettrica ed acustica, basso e batteria. Ma molto bravi sono pure Omer Klein alle tastiere, il violinista Christopher Huber, Cornelius Thiem al violoncello e Johannes Krayer alla pedal steel guitar. Il tutto per un album decisamente riuscito, in ambito italiano fra le cose da custodire con cura in questo ricco 2014. E così Piacenza, città di provincia che anche in passato ci ha donato grande musica - un nome su tutti: i favolosi Not Moving - con Linda Sutti ci regala nuovamente un artista di classe e di caratura internazionale. 

Voto: 7.5/10
Ricardo Martillos

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