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31 Luglio 2012 , ,

Lips Against The Glass VIVID COLOUR

2012 - Seahorse recordings/Audioglobe
[Uscita: 17/06/2012]

Lips against the glass “VIVID COLOURNati nel 2010, Lips Against The Glass, sono un progetto bolognese che alterna la musica live con l'attività come DJ set. Dice di sé il gruppo: "Ci premeva indagare su quell'attimo di stupore, prima dell'avvento di qualcosa, di qualsiasi cosa, bella o terribile. Un attimo di purezza in cui realizzi, ma non elabori del tutto”. La musica che deriva da questo stato d'animo non può che essere molto eterea e mantenere una componente di improvvisazione. Infatti, spiega la band, la registrazione dell'album è stava veloce, senza troppi ripensamenti, in modo da cogliere quell'attimo fuggevole che ha ispirato la musica ed anche l'immagine di copertina. Il suono è una fusione di elettronica e rock, ascoltando vengono in mente i Seefeel, dream pop la chiamerebbero gli inglesi che amano etichettare tutto. Chitarre molto saturate, sequencer e batteria elettronica sono gli ingredienti del suono, oltre a una voce quasi sussurrata (altrove hanno criticato questo uso della voce, ma secondo me è una scelta stilistica voluta, appropriata allo stile musicale scelto).

 

I brani sono piuttosto lunghi. Ci sono canzoni molto ritmate, come Hank moody, dove le percussioni sintetiche scandiscono un ritmo in quattro quarti, senza accenti sui colpi di cassa. Però nessun pezzo si può considerare ballabile in senso stretto, sono costruzioni sonore  distanti dalle musiche da discoteca abituali. I brani veloci catturano bene l'orecchio, ma anche quelli più intimisti come le iniziali Am e Not another try, che fungono da manifesto stilistico, introducono bene a quel mondo onirico e fuggente che i Lips Against The Glass vogliono evocare. Pink lands ha una lunga intro strumentale, mentre 56 strumentale lo è totalmente. La conclusiva Violin è il brano più vicino all'ambient, quasi nove minuti di durata, qui le tastiere affrescano il suono con volute circolari come avveniva nel kraut rock dei miei tempi.  La struttura dei brani è piuttosto simile, ma non pensate ad un disco noioso, l'ascolto è davvero piacevole. Si tratta di musica molto evocativa, che anche quando accentua il ritmo non perde il suo carattere di creazione di atmosfere. Lo stile del gruppo non si sente di frequente nelle nostre lande, dove incontriamo con più facilità proposte più melodiche oppure dalle sonorità più violente. Quindi i Lips Against The Glass compiono una scelta stilistica piuttosto originale, che potrebbe aprirgli anche le strade del mercato estero.  

Alfredo Sgarlato

Audio

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