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18 Febbraio 2014 ,

Egokid TROPPA GENTE SU QUESTO PIANETA

2014 - Novunque Dischi/Self/Pitbellula
[Uscita: 04/02/2014]

Egokid TROPPA GENTE SU QUESTO PIANETAProbabilmente il festival di Sanremo non è più rappresentativo dello stato della musica italiana dal 1964. Però dai cast si vede come si faccia il tentativo di tenerlo aggiornato. Se è così ci si può chiedere come mai non siano presenti gli Egokid, un gruppo che nel suo terzo album “Troppa gente su questo pianeta” raggiunge lo stato di grazia compositivo, fondendo perfettamente le principali espressioni musicali italiane degli ultimi decenni, cantautorato, progressive, new wave. Prendiamo una canzone come  La madre, che sembra uscita dalla penna del Federico Fiumani più ispirato: la melodia è irresistibile e il riff di chitarra perfetto. Nel migliore dei mondi possibili starebbe in testa alle classifiche per mesi. Oppure l’iniziale Il re muore, scritta insieme a Samuele Bersani, melodia  piana come nelle pagine più belle di De Gregori o Lolli ed echi di maestosità prog. In un’altra dimensione o Solo io e te si rifanno alla new wave, con la batteria suonata molto sui tamburi e poco sui piatti e le chitarre colorate dagli effetti. Che tempo fa è spigliata, quasi una canzone beat. Non balliamo più è antitetica al titolo, è un pezzo ritmato con un testo ironico sulla scia del Battiato postmoderno che vorremmo ritrovare.

 

Gli arrangiamenti sono semplici ed efficaci, niente sovrastrutture orchestrali ma solo chitarre, piano, tastiere. Eppure c’è molta raffinatezza, in una canzone come Il mio orgoglio i suoni sono centellinati, come in una produzione dei migliori anni ’60, gli inserimenti dell’organo punteggiano una melodia azzeccatissima. Lo stesso si può dire dei testi, non c’è ricerca del termine strano o della rima ad effetto, però sono testi profondi, che parlano di malessere interiore e solitudine in un mondo che invece è sovraffollato. Un mondo nevrotico in cui l’uomo sensibile finisce a cercare l’isolamento e la nostalgia, magari rileggendosi Svevo, che ispira La malattia, il testo più velenoso nei confronti della società, una canzone davvero pessimista, ma come dar torto agli autori? Gli Egokid sono Piergiorgio Pardo, voce, chitarra e tastiere, Diego Palazzo,  voce, chitarra, piano e tastiere, Davide Debenedetti, tastiere, programmazione, Cristian Clementi, chitarre, Fabrizio Bucchieri, basso, Giacomo Carlone, batteria e hanno dato vita a un disco veramente riuscito, che si ascolta con molto piacere per via della brillantezza della scrittura e degli arrangiamenti, ma che porge la giusta attenzione ai testi, cosa che in molti altri dischi è una perdita di tempo, offrendo molti spunti di riflessione.

Voto: 8/10
Alfredo Sgarlato

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