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23 Gennaio 2014 ,

The Crystal Session THE CRYSTAL SESSION

2013 - Seahorse recordings/Audioglobe/Lunatik
[Uscita: 2/12/2013]

The Crystal Sessions  # Consigliato da DISTORSIONI

 

Siamo  continuamente bombardati da nuove uscite musicali provenienti da tutto il mondo. Soprattutto quando sono inglesi la stampa straniera ce le presenta come la nuova meraviglia sonora, quando in realtà non sono che riproposizioni, a volte gradevoli e spesso scontate, di musiche che ascoltavamo da ragazzi, su dischi nuovi quando non addirittura dei nostri genitori. Fa piacere quindi recensire un gruppo italiano che non sfigura minimamente di fronte a ben più blasonate formazioni straniere. Dietro il nome The Crystal Session si nasconde un duo, e questo già indirizza a pensare a territori dream pop, dai Cocteau Twins ai Beach House. A queste influenze sonore aggiungiamo quelle letterarie, da Edgar Allan Poe a Jonathan Coe, in particolare l’ottimo “La casa del sonno”. Ascoltando questo disco ci è venuto da associarlo ad un gruppo che ha goduto di recensioni entusiaste, The Xx.

 

Le coordinate su cui si muovono The Crystal Session, sono le medesime: riscoperta della new wave e dello shoegazing, inserimenti elettronici, anima pop, malinconia autunnale. Ecco, rispetto ai colleghi noti in tutto il mondo il duo nostrano non ha nulla da invidiare, anzi, questo disco ci sembra più riuscito, più incisivo nella scrittura dei brani. L’iniziale brano d’apertura Hyperion ha un arrangiamento semplicissimo: un loop di tastiere, un arpeggio di chitarra e la batteria, non squadrata come nei modelli new wave, ma più fantasiosa, su sui si innesta la voce adolescenziale della cantante. Ma è proprio questa semplicità/reiterazione di pattern sonori che rende il brano suggestivo. Ancora maggiormente minimalista la seguente Counting out to love, eppure dal ritmo swingante. Raven, l’omaggio a Poe, ha un’atmosfera medioevale, data dalla melodia arcana e da una maggiore presenza della chitarra. La belle indifference, brano dal ritmo più incalzante degli altri, si riferisce al comportamento dell’isterica che non mostra emozioni di fronte al proprio sintomo. Indifferenza è quello che non dovranno provare i lettori di fronte a questo  disco: è un lavoro gradevole, riuscito, che non presenta fortunatamente quei tratti stucchevoli che a volte hanno caratterizzato i gruppi dai quali The Crystal Session raccolgono il testimone. Sarebbe un peccato perderlo. 

Voto: 7.5/10
Alfredo Sgarlato

Audio

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