Migliora leggibilitàStampa
26 Ottobre 2014

Omosumo SURFIN’ GAZA

2014 - Malintenti Dischi
[Uscita: 30/09/2014]

omosumoIl mondo, pur nelle sue terribili atrocità, molte volte è in grado di sorprendere con storie straordinarie che possono ogni tanto darci un barlume di speranza. Se c’è un luogo dove la speranza è sempre più ardua da coltivare questa è la Palestinae in particolare Gaza, non più di due mesi fa implacabilmente bombardata e devastata dall’esercito israeliano, portandosi dietro una lunga scia di vittime. Ebbene su quella spiaggia teatro questa estate di episodi drammatici era nato un progetto che ha tentato di unire i due popoli intorno alle tavole da surf: The Gaza Surf Club, bombardato a luglio, era un punto di ritrovo comune per ebrei e palestinesi, un’oasi di pace e umanità in riva al mare. Tutto questo è testimoniato nel documentario God Went Surfing with the Devil del regista Alexander Klein la cui visione è stata la fonte di ispirazione per il disco di debutto del trio siciliano degli Omosumo formato da Angelo Sicurella, Roberto Cammarata (Waines) e Antonio Di Martino (Dimartino). Non un disco militante, ma un’opera che trae spunto da una situazione reale di sofferenza per riflettere, interrogarsi e suscitare emozioni attraverso la musica.

 

Gli Omosumo ci offrono un disco in cui l’elettronica si  incontra con suggestioni etniche, ritmi afro, impennate jazz, tessiture folk. Centrale l’uso della voce, in inglese, italiano e arabo, sempre utilizzata principalmente come strumento, costantemente trattata tra echi e Omo_Foto_1filtri al fine di creare atmosfere fortemente evocative e suggestive. E poi c’è il mare, fonte di vita, elemento centrale delle culture mediterraneo, luogo in cui perdersi, tentare una disperata salvezza dall’orrore quotidiano, liquido amniotico vitale per eccellenza, la grande madre mediterranea che nel suo dolce calore dovrebbe essere forza affratellante. Questo mare è evocato nelle affascinanti sperimentazioni degli Omosumo come un luogo in cui metter fine alle ingiustizie e alle sofferenze. Storie drammatiche come in Yuk o nella stessa Surfin’ Gaza, derive psichedeliche come Nowhere o Dovunque Altrove, electropop scanzonato e accattivante (Nancy), furie elettroniche sperimentali (lo strumentale Ahimana), la sognante Walking On Stars e la martellante Waves compongono un disco vulcanico, ribollente di idee, di grande tensione emotiva, in cui ritmi dance, dub, techno, dancefloor fanno capolino, e sonorità evocative si incontrano mirabilmente. Un altro prodotto che dimostra la vivacità e la qualità della scena palermitana di questi anni.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

Audio

Video

Inizio pagina