1997EV STROBOS VANN
[Uscita: 31/10/2015]
Un altro esempio di magnifica realtà sotterranea della nostra terra italica è certamente il progetto del sardo Andrea (Ev), 1997EV. Una psichedelia densa, oscura, contorta, condita di mantra ossessivi, scie elettroniche disturbanti, battiti industriali e occultismi roots che si richiamano ai rituali ancestrali e magici delle sue origini. Molto più conosciuto all’estero che non da noi, volendo escludere gli estimatori di nicchia che hanno puntato i riflettori sui vari progetti del collettivo Transponsonic e la sua partecipazione insieme a Laura Dem e Mirko Santoru negli Hermetic Brotherhood of Luxor.
Ha suonato nei più svariati luoghi culto dell’Europa, condividendo il palco con artisti di spicco della nuova scena psichedelica internazionale, preso parte a numerose compilation di suoni alternativi (ricordiamo la validissima Mushroom’s Patience: “Jellyfish”) e collaborazioni (Solar Skeletons, Luna Dopa, Tzii).
La registrazione originale di questi nove pezzi risale al 2008 e testimonia un percorso esplorativo profondamente psicologico, subliminale; una ricerca sonora trance impro surreale che punta all’extra coscienza, all’oltre logos. E’ affascinante il rimando allo spettro di diffrazione della luce e delle onde elettromagnetiche secondo il modello atomico di Bohr e la quantizzazione dell’energia riferibile all’emissione sonora. Tutto ciò che è movimento sfugge alla realtà che invece si rapporta sempre a qualcosa di fisso. I nostri sensi catturano i riflessi, le dissolvenze e quello che ci arriva è sempre un’illusione ottica. Anche per l’orecchio ci sono frequenze e lunghezze d’onda che possono generare alterazione percettiva.
“Strobos Vann” si muove su un astrattismo post techno che è attinente a delle scorie di astri dissolti, a sconfinate lunghezze siderali popolate da nebulose e sostanze impalpabili ed evanescenti. Le chitarre annaspano in una coltre di effetti e filtraggi, tutto si disperde in un ridondante groove industriale.
Dalle deformazioni di Ignition alle propulsioni di Claustro Cosmic Reve (con l’inquietante video di Laura Dem) fino ai galleggiamenti desertici e mortiferi di Objeckt Spam Ignition II, con le sue cadenze marziali e i cigolii di scarna danza tribale. Loop disturbanti e annichilenti Westlake e Omni Orange fino alle glaciali e macabre progressioni androidi di Drone E.N.E.L e dell’omonima Strobos Vann. E pensare che questo era solo l’inizio!
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