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Barock Project SKYLINE

2015 - Stars of Italy-The Merch Desk
[Uscita: 13/06/2015]

#consigliatodadistorsioni     

 

barock CoverBarock Projet Capitolo IV. E' disponibile da metà giugno “Skyline” il  nuovo lavoro dei Barock Project, formazione capeggiata dal tastierista-bassista Luca Zabbini. Autoprodotto e figlio di una campagna fund raising supportata dai numerosi sostenitori, l'album affida la propria distribuzione e produzione alla Merch Desk di Swindon dopo essersi avvalso per la propria realizzazione della partnership statunitense Stars of Italy. Gravitando attorno alle figure artistiche della voce storica di Luca Pancaldi e della mente Zabbini, per Skyline” il gruppo di origine emiliana si trova ad indossare una nuova pelle grazie gli interessanti inserimenti del batterista Eric Ombelli e del chitarrista Marzo Mazzuocolo e se “Cofee in Neukolin” del 2012 aveva ben impressionato lasciando intravedere le ragguardevoli potenzialità della band questo progetto inedito rappresenta palesemente una indiscussa prova di maturità. Affidate le grafiche di copertina al famoso illustratore britannico Paul Whitehead (chi non ricorda i suoi dipinti per i capolavori di Genesis, Van Der Graaf Generator o delle Orme ?) Skyline corre spedito per i suoi settanta minuti di durata attraverso dieci tracce caratterizzate da una struttura sonora progressive sospesa tra mood tipici del movimento seventies (Jethro Tull...) ed altri caratterizzati da un'impronta decisamente moderna ed attuale.

 

Durante l'ascolto accade così di sorvolare da brillanti illuminazioni legate ad echi lontani (si pensi al tributo a Keith Emerson Overture) ad atmosfere tipiche della corrente neo prog dei giorni nostri (le ritmiche heavy e i cori della track d'apertura Gold ricordano gli schemi tipici di gruppi come The Flower Kings o Transatlantic) senza comunque mai scivolare in clichè di maniera o eccessivi ed altisonanti virtuosismi inutili. Ad impreziosire Skyline è senza ombra di dubbio la presenza del pilastro New Trolls Vittorio De Scalzi, come guest Barock Projectstar alla voce e al flauto, nella cavalcata epico-folk della title track; episodi particolarmente importanti risultano essere le mini suites The silence of our wake, composizione dall'aurea melodicamente misteriosa e Tired trascinata nel suo incedere da enfatici arrangiamenti orchestrali e abili perfomances delle tastiere e della sei corde. Degno di nota l'epilogo The longest sigh, tuffo emozionale nel sound controvers genesiano di fine anni settanta. Animato da coinvolgenti trame e ricercate intuizioni il lavoro trova nella sua semplicità d'impatto il suo vero punto di forza rivelandosi produzione dal taglio internazionale. Il vocalist Pancaldi risulta esperto nel riuscire a mantenere sempre elevato il pathos narrativo del disco in virtù di una superba interpretazione in lingua inglese, così come tecnicamente ineccepibile traspare l'apporto portato in dote dal duo Ombelli-Mazzuocolo. Questo quarto atto targato Barock Project segna una perentoria e quanto mai convincente chiave di svolta per il vascello di Capitan Zabbini. Una traversata assolutamente da non perdere.

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

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