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18 Luglio 2017 , ,

Gabriele Coen Sextet SEPHIROT. KABBALAH IN MUSIC

2017 - Parco della Musica Records
[Uscita: 05/05/2017]

 #consigliatodadistorsioni     

 

SEPHIROT-KABBALAH-IN-MUSICFiglio d'arte e custode di una lunga tradizione ebraica in musica, il clarinettista (e non solo) Gabriele Coen ci regala questo lavoro per sestetto nel quale scorrono nomi in ebraico di composizioni nate dall'incontro, esplicitamente dichiarato, della jewish music e del jazz elettrico. Ciascuna composizione ha un suo referente concettuale e non solo nominale nell'universo astratto e simbolico della mistica. Ciascuna sephirot (nome dell'album), i 10 principi che come si legge nelle note di copertina dello stesso autore si trovano allo stesso tempo nel mondo divino e nella psicologia umana, rappresenta una composizione. E' possibile individuare, a proposito dell'incontro dichiarato di cui si diceva, due differenti approcci: uno è quello dei fiati di Gabriele Coen (foto a destra), che espone temi e soli mutuati da una tradizione tipicamente popolare klezmer, l'altro è quello di una sezione ritmica elettro-jazz, con un fender rhodes che nei soli ricorda il piano elettrico di Chick Corea nel periodo davisiano. 

 

GabrieleCoen5Le percussioni irrobustiscono il collante di questi due approcci già tenuti ben saldi tra loro perché da un lato rimandano alla tradizione popolare, dall'altro si sovrappongono alle distese ritmiche elettriche. Non a caso, in Ghevuràh (la forza, l'elemento del fuoco) un solo di sax à la Gato Barbieri introduce un ritmo e un tema che sembrano di danza tradizionale e lasciano il posto e si inframezzano alla chitarra elettrica nelle parti proprio rock. L'atmosfera cambia in Netzach e Hod nei quali le melodie più dimesse interrompono, pur mantenendo coerente il sound e l'idea  d'insieme, quegli elementi ritmici tradizionali e moderni, subito ripresi con determinazione in Yesòd, il luogo di tutte le emozioni. La conclusione del disco, Malkùth, è pacata e rappresenta il punto più vicino al mondo fisico, una sorta di discesa dal passato verso il tempo attuale, movimento già presente in continua tensione in tutte le composizioni, legate l'una all'altra da un filo logico e cronologico.

Voto: 7/10
Sergio Spampinato

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