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3 Aprile 2014 ,

Rev. Freddie Murphy, C. Lee and vicar ... PLAY VERONICA AZZINARI’S ENGRAVINGS INSPIRED …

- Corpoc+Terracava
[Uscita: 20/03/2014]

father murphy# Consigliato da Distorsioni

 

Rev. Freddie Murphy, C. Lee and vicar Vittorio Demarin as Father Murphy play Veronica Azzinari's engravings inspired by "Chymische Hochzeit Christiani Rosencreutz Anno 1459".

 

Limited Ed. 200 copie, vinile 12” one sided & booking 

 

Necessariamente il percorso dell’autocoscienza e del significato più profondo di senso dell’esistere, è quanto mai percorso impervio, travagliato, sofferto, insidioso. Nel 1616, aStrasburgo, uscì un piccolo libello la cui paternità, ancora non del tutto appurata, sembra potersi attribuire a tal Johann Valentinus Andreae, il suo titolo: “Chymische Hochzeit Christiani Rosencreuz”, contribuisce al risveglio della leggenda del movimento dei Rosacroce, del loro ideale di rinnovamento politico religioso, alla diffusione di una serie di credenze che vanno al alimentare il fascino dei misteri arcani, dell’esoterismo, del potere legato alla pratica alchemica e ad un possibile travalicamento dei limiti umani attraverso il compimento della perfetta identificazione con Dio e con la sua onnipotenza. Nel libro viene raccontato il viaggio iniziatico del protagonista Christian, ambientato nell’anno 1459. Corpoc e Terracava raccolgono la sfida, affascinante quanto ambiziosa e inconsueta, di dare alle stampe, in edizione limitata di 200 copie, una monotraccia 10’10’’ incisa su vinile 12” one sided, con lato serigrafato. La protagonista dell’incisione e del libro illustrato con 18 serigrafie - parte assolutamente integrante e interattiva di questo progetto - è Veronica Azzinari.

 

father murphy 2Cercare di dare un’idea dell’omogeneità e dell’interconnessione che lega le immagini alla traccia composta dai Faher Murphy è quanto mai arduo, necessariamente si deve procedere separando descrittivamente i componenti ma tenendo sempre ben presente che le immagini sono intrinsecamente collegate alla simbologia del libro a cui si ispirano e alla musica che le accompagna. Ricorre la tematica mistica dell’occhio, richiami all’albero della conoscenza, l’idea di un percorso stratificato e intricato, l’idea di una iniziale incapacità percettiva (cappucci e arbusti che risucchiano le teste e ottenebrano la vista, corpi divisi in cui prevale la sola parte bassa delle gambe) ed infine una illuminazione evocata da fonti zampillanti, da un calice, dal numero sette, da un’idea di ascesi. I disegni hanno un tratto estremamente tenue, fluido e delicato reso dal carboncino e dalla sanguigna insieme a due soli altri colori (il celeste ad evocare la limpidezza, il vermiglio associabile alla sofferenza così come al senso di castrazione e limitatezza), sono riportati su carta pergamena. La traccia, interamente strumentale, si presenta in un contrasto estremamente emozionale tra vuoti apneici e vibrazioni elettriche.

 

father murphy Si parte da un crescendo tellurico inframezzato da una serie di feedback abrasivi e da una reiterazione di ride che ci introduce in un freddo e straniante ciondolare di catene. Una sospensione satura, un vagare spazio temporale che è deriva di smarrimento, ricerca inquieta, frenetica e viscerale di verità, di significante metafisico, di senso ultimo. Segue un'afasia liquida, vischiosa, catacombale e claustrofobica, un silenzio greve di ammutolimento. Negli ultimi passaggi si entra in un climax di austera sacralità, la rivelazione e la sua ratio sanno di riscatto sofferto, di trasmutazione interiore prodigiosamente spoglia di divino e traboccante di fragile, tremula umanità. Una scoperta del sé oltre il sé è dentro il più autentico sé. I Father Murphy ritrovano la formazione plenaria per continuare a portare avanti la loro criptica e intrigante proposta di multimedialità personalizzabile. Veronica Azzinari arricchisce l’interesse e l’originalità della loro voce fuori dal coro con un contributo di sensibilità e di grazia - è il caso di dirlo- ascrivibile al talento e al genio femminile. Packaging e screen printing degne della fama guadagnata in tempi recenti sia da Terracava che da Corpoc. Chef D’Oeuvre.

 

Voto: 8/10
Romina Baldoni
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