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22 Ottobre 2012 , ,

Pharm PHARM

2012 - Face like a frog Records
[Uscita: 22/10/2012]

Pharm PHARM 2012 – Goodfellas  # Consigliato da DISTORSIONI

 

Sotto il nome di Pharm si nasconde il nuovo progetto del musicista romano Fabio “Reeks” Recchia (Nohaybanda Trio, Ex-Inferno, Germanotta Youth) che ha radunato intorno a sé altri quattro musicisti provenienti da diverse esperienze nel jazz, elettronica, musica sperimentale e un video artista. Il progetto, nato nel 2009, prevede infatti una stretta correlazione fra musica e immagini, cosa che trova la sua espressione più compiuta nei live act del gruppo. Questo disco d’esordio è stato registrato fra il 2009 e il 2010, frutto in gran parte di session di improvvisazione, materiale che poi è stato re-editato nel suo studio romano da Fabio Recchia. Il risultato è un album fondamentalmente strumentale, la voce, che peraltro interviene con parsimonia, più che canto produce una serie di frasi, parole variamente filtrate che creano un effetto straniante, inquietante e talvolta surreale. Inevitabilmente i Pharm sono stati accostati al post rock: brani strumentali, influenze diverse che si intrecciano nel divenire della creazione musicale con un atteggiamento molto free, dal jazz al kraut-rock, da Canterbury al progressive dei gruppi Rock In Opposition, è però nell’improvvisazione che la musica dei Pharm trova la sua dimensione ideale.

 

 

Il collettivo artistico dei Pharm è formato oltre che da Fabio Recchia, percussioni, elettronica e programmazione video, da Cristiano “Defa” De Fabrittis, batteria ed elettronica, Claudio Mosconi, basso, Matteo d’Inca, chitarra, Alessandro “Byruzz” Ribecchi, videomanipolazioni. Si tratta di musicisti che hanno lavorato con artisti italiani e stranieri, da Joe Lalli a Filippo Gatti, dagli Zu a Niccolò Fabi da Damo Suzuki a Tristan Honsinger e come Pharm si sono esibiti sia in Italia che all’estero. Il disco contiene 7 tracce, l’iniziale Mrs Runciter è resa ipnotica dal suono ripetitivo del basso su cui dopo una serie di rumori e effetti elettronici si innesta una frenetica batteria, un brano cupo, da apocalisse del prossimo futuro; Sorbetto, giro di basso insistente e irresistibile, su un ritmo funky condito di effetti e voce filtrata, alleggerisce l’atmosfera fino alle distorsioni conclusive; L’Africano si orienta decisamente verso il free jazz con richiami al grande Coltrane; Buone Cose a Lei è un viaggio sulle montagne russe dal caotico rumore sonoro alla solitudine di isolate note di piano e tintinnii percussivi; i maestri Tortoise, il jazz rock, la musica improvvisata sono ispirazione in Western Machines, brano di ascolto invero ostico; ritmi no wave e il theremin che ricama suoni spaziali in Joe Chip; da vedere assolutamente il video che lo accompagna. Conclude l’interessante lavoro Q che ci riporta ad atmosfere più quiete, a spazi profondi e lontanissimi. Un lavoro ardito e coraggioso che intesse melodie spaziali inquiete, sorretto da un manipolo di bravi musicisti che si accostano all’improvvisazione e alla sperimentazione con animo libero e un pizzico di ironia che bilancia le asprezze sonore che qui e là fanno capolino.

 

Ignazio Gulotta

Video

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