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20 Marzo 2014 , ,

Nada OCCUPO POCO SPAZIO

2014 - Santeria/Audioglobe
[Uscita: 14/03/2014]

nada coverNe è passata d'acqua sotto i ponti da quando la giovanissima Nada a soli 15 anni stupiva il mondo della musica leggera italiana con Ma che freddo fa in compagnia dei Rokes. Il pulcino del Gabbro (Rosignano Marittimo) adesso è diventato una splendida signora di 60 anni, molto ben portati. Si può far risalire a circa 15 anni fa la sua svolta verso la canzone colta che l'ha portata a collaborare con diversi pezzi da novanta della musica che conta. Il disco "Nada trio" (1998) composto con i due Avion Travel,  Mesolella e Spinetti dimostrava il suo desiderio di rimettersi in gioco e rinfrescare la sua immagine. Seguirono altri dischi d'alterno valore, fra i quali da segnalare lo splendido "Tutto l'amore che mi manca" (2004) con dentro Cesare Basile ma pure John Parish ed il grande Howe Gelb. Un'altra fetta di notorietà e visibilità gliela regalarono gli Zen Circus nel loro disco migliore "Andate tutti affanculo"  (2009) dove la sua voce era riconoscibile nella ballata Vuoti a perdere. Questo suo ultimo disco, "Occupo poco spazio" fin dalla enigmatica copertina ha l'aspetto di un disco colto ed interessante. E' suonato da una vera anche se piccola orchestra e con un esercito di musicisti diretti da Enrico Gabrielli, (Calibro 35, Baustelle, Afterhours) che produce pure il tutto. Registrazione fatta alle Officine Meccaniche di Milano. 

 

nadaLa stessa impressione di ricerca di nuove sonorità per Nada la dà l'apertura scarnificata di La mia anima, sorta di ballata minimale che con un po' di fantasia si può ricollegare ad alcune cose della grandi Pj Harvey e Carla Bozulich. Purtroppo non tutto il resto è allo stesso livello, Nada dà l'impressione  di volere abbracciare canzoni più melodiche ad altre più colte finendo per donarci un disco in chiaroscuro e di valore diseguale. Certi  brani sembrano un ritorno alle sue origini e quindi più vicino alla musica leggera (Questa vita cambierà, Gente così, Il tuo dio) gradevoli forse nei loro ritornelli, ma più vicini vocalmente ad un'altra storica rocker nostrana come Gianna Nannini che Nada spesso ricorda; anche la title track Occupo poco spazio vocalmente dalle parti di Giovanni Lindo Ferretti non è molto originale. Ma c'è del buono in questo nadaultimo disco della toscana, non si può negarlo. La finale ed intensa Sulle rive di sangue è una delle cose migliori di Nada in assoluto e la song più toccante dell'intero album. Ma convincono pure Sonia ed Auguri  mentre il primo singolo L'ultima festa è gradevole e rimane impresso fin dal primo ascolto. L'impressione è che Nada ha ancora molto da dare alla musica italiana, forse le manca il guizzo compositivo che le permetta di regalarci altre canzoni da ricordare. Le capacità sia vocali che artistiche non le fanno difetto, aspettiamo fiduciosi delle risposte più convincenti di questo ultimo lavoro.

 

Voto: 6.5/10
Ricardo Martillos

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