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12 Aprile 2014 ,

Alanjeemal NON HO NIENTE DA SOGNARE

2014 - Fermo/Spento
[Uscita: 01/03/2014]

alanjaamalAbbiamo già recensito su queste pagine il primo disco dei lombardi Alanjeemal, “Dalla ruggine”, che ha avuto una storia produttiva travagliata: inciso nel 2001, solo due anni fa è stato messo sul mercato. Il buon riscontro di critica però ha giovato alle sorti del gruppo, che ora ci presenta un nuovo lavoro, “Non ho niente da sognare”. La ricetta del gruppo fondamentalmente non cambia: il verbo è quello del garage, con chitarre distorte, spesso dal wah wah, e organo farfisa che sottolinea le frasi musicali. Diversamente dal disco precedente, che era in gran parte strumentale, le parti vocali hanno grande spazio. I testi sono amari, con un occhio disilluso alla società attuale, che precipita sempre di più nell’incomunicabilità e nell’indifferenza tra simili. Dopo i primi due brani, due potenti rock con chitarre urlanti, Fulmine rallenta leggermente, con un riff di chitarra più new wave. I controcanti sono molto ariosi, da rock anni ’60, ma non si respira aria passatista. Ormai il mondo della musica vive nell’eterno presente e nell’eterno ritorno e generi classici come garage e psichedelica suonano meno databili di sonorità più modaiole.

 

Accanto ai brani più duri ce ne sono alcuni dove troviamo una psichedelia più dolce, come in NeroFumo, ballata che non manca di ritmo e, dietro ad una melodia più suadente, mantiene un testo disilluso nei confronti della realtà, o Il primo vento, dapprima dolcemente pinkfloydiana e poi assalita dalla chitarra wah wah. Dalle macerie e l’incalzante e corale Soffocare hanno melodie accattivanti, potrebbero diventare delle hit Alanjemaalse il mercato musicale avesse orecchie per il rock indipendente. Un buon disco, che mantiene l’equilibrio tra melodie con buon livello di scrittura e la carica energetica che nel rock non deve mai mancare, grazie anche a suoni tirati e acidi come da manuale del garage. Il sottobosco italiano si conferma ricco di buone proposte, che non sfigurano davanti a quelle di oltreoceano, dischi come questo non devono sfuggire all’orecchio dell’amante della buona musica, quindi non fate gli snob e cercate questo “Non ho niente da sognare”. Gli  Alanjemaal sono Alberto Casiraghi voce e chitarra, Andrea Ventura batteria, Gianfranco Lucchini tastiere e cori, Marco Lucchini, chitarre e cori, Alessandro Polito basso e cori. Il disco è prodotto da Alanjemaal e Fabio Magistrali e le foto di copertina sono tratte da “Souvenir: Lissone magica e segreta” di Salvatore Cortese e Mario Biscaldi.

 

Voto: 7/10
Alfredo Sgarlato

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