Migliora leggibilitàStampa
30 Ottobre 2018 , , ,

Go!Zilla MODERN JUNGLE’S PRISONERS

2018 - Teenage Menopause RDS
[Uscita: 28/09/2018]

#consigliatodadistorsioni 

    

gozilla ageI Go!Zilla tornano a tre anni di distanza da “Sinking In Your Sea” (2015), il loro secondo LP. La band fiorentina ha allargato le maglie della sua formazione, aggiungendo Niccolò Odori a synth e percussioni e Federico Sereni al basso. Si allargano anche gli orizzonti concettuali e musicali dato che si va oltre il garage-punk degli esordi e l’hard-rock passato al setaccio di FUZZ e Ty Segall di “Sinking In Your Sea”,  per abbracciare territori contigui come acid-rock, psichedelia e Zamrock. Concettualmente, la sensibilità che premia percussioni tribali, ripetizioni ipnotizzanti e mantra primitivi si sposa con la riflessione sui tempi moderni sviluppata in questo terzo album dai Go!Zilla, contrapponendo l’ambiente urbano, opprimente ed alienante, alla giungla come paradigma di libertà fisica e mentale.

Modern Jungles’ Prisoners”, su etichetta francese Teenage Menopause RDS, si può quindi definire il primo disco politico dei Go!Zilla, rincorrendo il concetto di denuncia e liberazione lungo tutte le nove tracce che compongono l’album, dall’iniziale Intro cinematografico alle atmosfere surreali e paranoiche di Peeling Clouds, gozilla magepassando per l’oscuro heavy-rock a metà tra Black Sabbath e Witch di Demons Are Closer e Evil Is Satisfying, fino alle incursioni nel passato garage-punk (Red Light), ai momenti di apparente calma in Falling Down Ground (impreziosita nel finale dal sax da un grande Enrico Gabrielli) e al tribalismo del sabba demoniaco di Follow Me che chiude il disco. Modern Jungle” è disco dai toni cupi e paranoici, che affronta i mostri della società occidentale contemporanea, esorcizzandoli tramite una musica tanto hard quanto sciamanica. Ai Go!Zilla va dato atto di riportare nel rock una certa coscienza della realtà a cui spesso, gruppi affini, preferiscono un grottesco escapismo. Il ritorno gradito di una delle band più interessanti del nostro panorama di rock indipendente.  

 

Voto: 7,5/10
Ruben Gavilli

Audio

Video

Inizio pagina