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Jian Outworld & Simona Regina MIRROR SOUL

2016 - Fear Machine Studio - digital EP
[Uscita: 10/02/2016]

a2980725205_16Mastermind del Fear Machine Studio, il foggiano Jian lancia questo progetto insieme alla giovane cantante Simona Regina nella primavera del 2015. Proveniente dalla scena black metal, Jian si innamora dell’elettronica, creando nel 2002 (non ancora ventenne) gli Outworld, band che unisce un suono trance da club a voci black metal, diventando così dal 2005 al 2012 una delle band più importanti della nuova scena italica ebm/aggrotech.

Nell’arco di dieci anni gli Outworld autoproducono ben quattro album (in attesa del quinto, vi consigliamo di recuperare il recente “Hidden Evolution Path” del 2012 se amate il sound ebm degli anni ’10).

Iniziato come diversivo dagli Outworld e come progetto solista trance di Jian, agli inizi di giugno 2015 Simona Regina (di cui si sa poco o niente) presta la sua voce per il brano Mirror Soul e immediatamente i due capiscono che la collaborazione si deve estendere a tutte le tracce fino ad allora prodotte. L’EP "Mirror Soul" è caratterizzato da melodie synthpop abilmente costruite su basi trance e della padronanza vocale della giovane Simona Regina, che regala note di luce alle accattivanti basi elettroniche di Jian.

 

reginaSin dall’ingresso della bassline, dei synth trance e del vocoder di Jian nell’opener Mirror Soul è riconoscibile lo stile degli Outworld, anche se tutta la produzione è qui virata in chiave future-pop anziché aggrotech. Se Mirror Soul si muove su sonorità future-pop di matrice nord-europea, Moving On si insinua nei territori della trance cantata, con la linea di basso che ne costituisce l’ossatura non solo ritmica ma anche melodica. Forbidden, pur essendo un’altra traccia altamente ballabile, è anche quella più oscura e si muove su sonorità più techno: molto bello il suo break quasi-cinematografico con tanto di batteria vera e suoni orchestrali campionati.

Reborn è un’altra ottima traccia, sia per l’alta ballabilità che per le melodie tutt’altro che scontate, che si muove nei territori della trance cantata con diverse sfumature house electro. Chiude un remix della title-track, curato dal dj/producer/remixer foggiano Marcovox, su sonorità indie-dance-elettroniche con inserti trance un po’ maranza: è di sicuro un’ottima versione dance ma rappresenta decisamente la traccia meno interessante del lotto.

 

Avrete già capito che si tratta di una produzione indipendente per i dancefloor alternativi che avrà vita dura nel nostro paese, destinata ingiustamente a pochi club specializzati e ad un pubblico di nicchia. Consigliamo alla band, vista la qualità della musica presentata, di cercare di licenziare il prodotto ad etichette estere che sappiano veicolare l’EP all’interno dei circuiti giusti, ove questo tipo di musica viene ampiamente ballato, apprezzato e acquistato. Una produzione ben fatta, dal respiro internazionale, che, con un’adeguata promozione, può dar lustro alla carriera musicale di questo nascente astro del futurepop. Ascoltate Mirror Soul su bandcamp e, se vi piace, supportate la giovane musica elettronica made in Italy. 

 

Voto: 7.5/10
Diego Loporcaro

Audio

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