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28 Gennaio 2016 ,

Nero LUST SOUL

2016 - Autoproduzione
[Uscita: 27/01/2016]

#consigliatodadistorsioni     

 

Lust soulPer chi ha un pò di confidenza con la scena underground milanese il nome di Marco Mezzadri, noto col moniker Nero Kane, non dovrebbe essere completamente sconosciuto. A livello locale e per un pubblico ristretto ma fedele, si fece conoscere come fondatore dei Detonators, più indirizzati sul versante punk e pure dei Doggs, con un suono che ricordava sia l'Aussie rock che il Detroit sound. Ma questo nuovo progetto a nome Nero rappresenta il vertice della sua vicenda artistica, non sappiamo se il perfetto punto d'arrivo ma sicuramente un promettente inizio.

La perfetta introduzione a questo "Lust soul" è stato lo splendido video in black & white della traccia Tomorrow never comes, posta giusto a chiusura del disco. La brava e poliedrica Samantha Stella, regista, performer nonché facente parte del duo artistico Corpicrudi, ha fatto davvero un gran bel lavoro pescando a piene mani e facendo sue le intuizioni geniali di un artista indipendente come Vincent Gallo. Il video, nella realtà un loop dei due (perfetti) corpi di Nero e Samantha, è stato registrato in una galleria d'arte di Bologna con la collaborazione dello spagnolo Gori de Palma.

 

Nero e SamanthaII suono dell'album invece è stato arricchito dai trattamenti elettronici di Dario Vergani, qui presente con lo stesso Nero, voce e chitarra, insieme anche a Roberto Gramegna, chitarra e piano e Florencia Sanchez ai cori. Nella line up delle esibizioni live sono invece presenti Daniele De Liberato alla chitarra e Enrico Buttafuoco (ex Orange) alla batteria. In entrambi gli schieramenti il basso è quasi totalmente assente, un pò alla maniera dei Cramps. Non deve ingannare il titolo della traccia iniziale, Death in June, strumentale per di più, qui tracce di dark sound ce ne sono poche, quantomeno quello catacombale di Nero Tomorrow never comesBauhaus o degli ultimi Joy Division. Del resto le precedenti esperienze di Kane parlano chiaro, non ha mai incamminato il suo modo su quelle buie lande.

Piuttosto sembra essere Iggy Pop il suo principale ispiratore, a cominciare da quel modo di cantare che rimanda continuamente all'iguana degli Stooges. Sono molte le tracce che fanno riferimento a quella leggendaria band, più per le parti vocali che per le chitarre, qui meno abrasive e invadenti rispetto al gruppo di Ann Arbor. Se avete bene in mente una traccia memorabile come We will fall, o le stesse grandiose Ann o Little Doll, tutte prese dal primo disco degli Stooges avete ben chiaro a cosa ci riferiamo. 

 

Ma qui dentro c'è anche qualcosa dell'Iggy Pop berlinese riportato in vita dal grande David Bowie (correva l'anno 1977): gli album si chiamavano ovviamente "The Idiot" e "Lust for life". Nero Kane sembra avere fatto suo quel sound malato, rallentato e così le rimanenti tracce del disco ci regalano nove episodi intensi e decadenti. In questa mirabile traiettoria Neroalbergano episodi chiamati No sense of crime, la bellissima In my town e l'intensa Old demons.

Ma anche episodi più brevi come Over my dead body e Bitch lasciano il segno. Leggermente deviante dal resto appare I'm the sin che sembra pescare  a piene mani dal repertorio dei  migliori Psychedelic Furs, i primi inevitabilmente. I quattro minuti di Tomorrow never come, con la voce di Nero sempre in bilico fra Lou Reed e Iggy Pop, chiudono come meglio non potrebbero un disco d'esordio davvero interessante. Sarebbe bello se la stessa Samantha, che ha dato un contributo importante al tutto, fosse partecipe delle future esibizioni della band di Nero, che promettono turbamenti e eccitazione.

 

Voto: 7.5/10
Ricardo Martillos

Video

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