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26 Maggio 2013

Claudia Mastrorilli L’ATTESA

2013 - Rai Trade - Videoradio/Self
[Uscita: 19/02/2013]

claudia mastrorilli

# CONSIGLIATO DA DISTORSIONI

 

Claudia Mastrorilli è una  brava e sensibile pianista e compositrice pugliese, barese nella fattispecie, attiva anche nel giornalismo musicale locale, che nel suo curriculum contempla studi classici intrapresi sin da piccola, uno spiccato eclettismo che negli ’80, in pieno boom new wave,  la rende artefice e deus ex machina di un progetto elettronico/ambient, Weltaschauung, e la porta poi nel corso degli anni a lavorare componendo trasversalmente in vari contesti: cortometraggi, commenti sonori, filmati sino a sigle e spot pubblicitari. Nel frattempo, a terzo millennio iniziato, comincia a lavorare al suo primo, vero e sofferto progetto solista, “L’attesa”, che giunge a compimento all’inizio del 2013, una sorta di summa di tutte le esperienze musicali maturate nei febbrili anni della giovinezza e della maturità poi subentrata.

 

“L’attesa” è un lavoro esclusivamente strumentale (con l’eccezione della delicata performance vocale di Cristina Palmiotta nel brano omonimo), diviso in momenti che corrispondono a tappe cinetiche o contemplative dell’esistenza (Il presagio, Spleen, Pensandoti, In Cammino), interamente composto, arrangiato e prodotto da Claudia Mastrorilli, coadiuvata dal violoncellista Piero Salvatori e Diego Morga in sede compositiva e per l’arrangiamento di un quartetto d’archi (due violini, viola e violoncello) che compare in alcuni brani. Il mood ed il tocco pianistico di Claudia si inserisce felicemente in quel brand contemporaneo di neo classicismo minimale dagli accenti ambient che annovera tra i suoi illustri rappresentanti, più che l’inquieto Giovanni Allevi, pianisti compositori come Ludovico Einaudi ma soprattutto la romana Alessandra Celletti, alla cui squisita e raffinata sensibilità impressionista la Mastrorilli si avvicina in più di un episodio del suo lavoro, conclaudia mastrorilli l'Attesa un trasporto però maggiore verso un  puntillismo espressivo marcatamente malinconico, a tratti dagli accenti quasi dark, si ascoltino Prima di ogni cosa e Les Trois Jours de Réve, in cui compaiono – ad opera di Giovanni Chiapparino – una commovente fisarmonica ed un evanescente vibrafono.

 

La magia e l’ottimo risultato finale di L’Attesa si devono anche ad una varietà cromatica strumentale e ad un magistrale e certosino lavoro d’équipe - anche con artisti di fama internazionale - che vedono gli ispirati temi pianistici dell’artista barese incrociarsi con le ineffabili nuvole cromatiche di un quartetto d’archi (Pensandoti), discretissimi inserti elettronici, la tromba di Giorgio Distante (Prima di ogni cosa), il favoloso chiaroscurale sax soprano del romano Nicola Alesini (collaborazioni con Steve Jansen, Richard Barbieri David Sylvian, Roger Eno, David Thorn, Harold Budd) che fa de Gli Amanti uno dei momenti topici del lavoro, quattro minuti appassionanti e vibranti quasi in odore di Steven Brown e Tuxedo Moon. Unico brano non autografo il delicatissimo arrangiamento di Geppetto di Fiorenzo Carpi, tratto dalla colonna sonora del film per la tv di Luigi Comencini “Pinocchio”, del 1972: azzeccatissimi e singolari gli interventi di una lama sonora e di un organetto diatonico (Alessandro Pipino). "L’Attesa" va a rimpolpare ed a nobilitare il già congruo – ai livelli più diversi - panorama musicale pugliese degli ultimi anni, che si sta rivelando un work in progress sempre più rilevante.

Voto: 7.5/10
Pasquale Wally Boffoli

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