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25 Febbraio 2018

Beatrice Antolini L’AB

2018 - La Tempesta Dischi-Sfera Cubica
[Uscita: 16/02/2018]

#consigliatodadistorsioni

 

Il quinto album della musicista e cantante maceratese esce a ben cinque anni dal precedente “Vivid”, poi nel 2014 c'era stato un EP, nel frattempo ha lavorato come turnista per diversi musicisti italiani. “L'AB” è un album musicalmente e dal punto di vista delle tematiche molto complesso e si caratterizza come un'opera molto personale, della quale Beatrice Antolini ha voluto prendersi in toto l'intera responsabilità. Non solo ha scritto testi e musica di tutte le canzoni, ma ha suonato personalmente tutti gli strumenti: piano, synth, chitarra, basso, batteria, percussioni, elettronica. Così come arrangiamenti, produzione, registrazione e missaggio sono tutti a cura della Nostra. L'AB potrebbe essere definito un concept nel quale la Antolini riflette sulla condizione umana contemporanea in cui l'eccesso di informazioni e la diffusione dei social rende sempre più difficile distinguere quanto in noi sia apparenza, falsa illusione e quanto invece corrispondente alla nostra realtà, alla possibilità di riempire il vuoto dell'esistenza rendendoci la vita più soddisfacente, pena il rischio di dimenticarci di essere (Forget To Be, il secondo singolo estratto).

 

beaL'AB è un lavoro, come dicevamo, molto personale, Beatrice Antolini si mette a nudo con estrema sincerità e senza infingimenti; già il titolo e la copertina, opera di Dorothy Bhawl, indirizzano verso questo tipo di lettura, un percorso che attraverso le canzoni vuol condurre l'artista a ritrovare la propria umanità, la propria spontaneità accerchiate dal mondo della comunicazione. E la soluzione, potremmo dire zen, che la Antolini ha trovato è il silenzio evocato nella traccia iniziale Insilence, ma che lei stessa ci avverte essere la tappa conclusiva di un percorso che con le altre canzoni faremo a ritroso. Così le canzoni del disco vibrano delle emozioni e dei sentimenti che agitano l'animo dell'autrice, ne disvelano gli stati d'animo alternando momenti convulsi e drammatici, la funambolica Insilence, la nervosa Forget To Be, altri più riflessivi e delicati, Second Life, Until Became, altri onirici, Subba, o gioiosi, What You Want. Un bea3album ricco di emozioni e trovate musicalmente riuscite che pone la musicista maceratese vicina a certe colleghe nordiche (pensiamo a Jenny Hval o Fever Ray) che fanno dell'introspezione del proprio io e del proprio essere nella società non un vuoto solipsismo, ma un discorso in grado di parlare alla sensibilità di molti. 

 

Voto: 7,5/10
Ignazio Gulotta

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