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12 Agosto 2012 , ,

Veronica Marchi LA GUARIGIONE

2012 - Cabezon Records
[Uscita: 10 /05/2012]

VERONICA MARCHI  “La Guarigione” Quattro anni dopo “L’acqua del mare non si può bere” ritorna Veronica Marchi con un album in cui la giovane cantautrice veronese mostra appieno la sua classe e la sua forte personalità melodico espressiva archiviando il mood elettrico che caratterizzava il lavoro precedente e offrendoci nove tracce (più una ghost song) completamente acustiche, registrate in presa diretta e orientate alla ricerca di una raffinata essenzialità, nei testi come nelle musiche e negli arrangiamenti. “La Guarigione” è quasi un concept album, ma non in senso tradizionale. Come in un diario di viaggio i bei versi della Marchi offrono all’ascoltatore emozioni e immagini che con grazia ed eleganza attraggono e ammaliano rivelando, se ce ne fosse ancora bisogno, il suo notevole talento letterario oltre che musicale. È nella profonda e ben riuscita fusione fra ricerca armonica e stesura dei testi che si disvela l’autentico valore di questo disco.

 

Brani come Passanti distratti, intriso di umbratile, delicata speranza, o La guarigione, bella e dolce resa dei conti con il proprio ancor giovane vissuto, basterebbero da soli a giustificarne l’ascolto, ma si va oltre. Ecco quindi succedersi piacevolmente TempoAcqua (col suo intrigante ed evocativo incedere ipnotico) e la bellissima e straniante La simbiosi ha il passo di un gatto, titolo geniale per un brano in cui echi di Sister morphine della Trimurti Jagger – Richards - Faithfull accarezzano reminiscenze oniriche della Calypso di una giovanissima Suzanne Vega. Album intenso, diretto. Veronica Marchi si racconta apertamente e lo fa con gusto e maturità espressiva, coinvolgendo l’ascoltatore in una sua propria catarsi interiore. L’autrice sta crescendo. Un’ulteriore tappa del viaggio verso una maturità artistica e umana iniziato ben prima dell’esordio datato 2005 e che nel corso degli anni ha visto la trentenne veronese dividere il palco con Cristina Donà, Nada, Antonella Ruggiero, Teresa de Sio, Marta sui Tubi, Eugenio Finardi.

 

Ma i suoi interessi spaziano dalla musica alla pittura al teatro, generando fermenti creativi multiformi e sempre in divenire, alimentando una storia personale che, ne siamo certi, offrirà nel futuro, ulteriori spunti di discussione e riflessione. Ed è proprio l’ultimo brano del disco (non tenendo conto della ghost song successiva) ad avallare il senso prospettico di speranza e il desiderio di ricerca che pervadono l’intero lavoro: La passeggiata è l’ode all’istante di felicità percepita che giustifica l’esistenza, il sentire senza pensare, l’attimo in cui tutto si perde nel brivido epidermico ed entusiasmante della consapevolezza dell’essere meravigliosamente vivi.

Maurizio Galasso

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