Primati DEGENERATE PARTY

Primati è un nuovo progetto rock romano nel quale militano ex membri di Assalti Frontali e Brutopop. Mezz’ora di rock’n’roll grezzo, registrato (sembrerebbe) in presa diretta, per dodici pezzi di garage-punk detroitiano scritto bene e “secondo le regole”. Ecco, forse proprio queste regole (di un genere) sono rispettate in maniera eccessiva; si capisce al primo ascolto che il disco è onesto, sudato e sentito, ma manca il colpo che t’aspetti anche se non l’hai visto arrivare, quella traccia che ti fa fare il salto dalla sedia e che innesca il party degenerato del titolo (e proprio quella Degenerate Party perché sacrificarla in un mid-tempo?). I riff stoogesiani la fanno da padrone (ma c’è spazio anche per qualche modernismo dirtbombsiamo e per qualche psychedelismo acido), il cantato monocorde forse guarda ad un certo Iggy Pop (quello di Gimme danger, per intenderci), ma a noi ha ricordato molto (e per chi scrive è un complimento enorme) la voce di Alex dei leggendari Boohoos (qualcuno se li ricorda?).

Nel disco, insomma, sembra impressa solo una parte del potenziale della band, ma latita quel qualcosa in più che in nuce si sente e che non è esploso del tutto. Quel guizzo, insomma, che forse arriva solo in chiusura con una versione simpatica e country (?!?) di Bomber dei Motorhead (che sia allora una questione di songwriting?) che dimostra in maniera lampante come in fondo il rock’n’roll sia sempre e soltanto una cosa dannatamente divertente. Ma non si prendano troppo sul serio le (bonarie) critiche di questa recensione: ogni nuovo disco rock’n’roll che scende nelle nostre strade va salutato sempre come una benedizione. Questo Degenerate party non sarà certo un capolavoro, ma, parafrasando Grag Shaw (uno che capiva qualcosa di rock’n’roll) il mondo si salva un disco alla volta. E speriamo che il party sia solo all’inizio.