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7 Dicembre 2017 , , ,

Alex Loggia BLUESTAR

2017 - Area Pirata Records
[Uscita: 15/11/2017]

bluestar coverDopo una vita passata nella scena musicale italiana di nicchia, soprattutto insieme a Gli Statuto ma anche in altri ragguardevoli progetti, il chitarrista Alex Loggia si mette in proprio con il suo primo full lenght solista, “Bluestar”. Una fatica degna di nota, in cui Loggia prova (riuscendoci) a tirare le somme di tutti i vari generi musicali di cui è stato interprete nella sua lunga carriera e che ruotano sull’asse della cultura mod, di cui lo stesso artista è stato per anni ambasciatore insieme a Gli Statuto. Non è un caso, infatti, che oltre alla line-up originale della band torinese in Bluestar compaiano nel ruolo di collaboratori altri pezzi da novanta dello ska, del beat e del soul italiani e internazionali. Vale la pena menzionare i Bluebeaters, ma anche Madaski degli Africa Unite, Andy McFarlane (The Rock ‘n’ Roll Kamikaze), Jose Loggia (Soulful Orchestra), Tony Face Bacciocchi e soprattutto Zak e Julian Loggia, i due giovanissimi figli di Alex che lui stesso sta seguendo nella ancor verde ma promettentissima carriera musicale nel trio The Minis. Ce n’è dunque abbastanza per un album intriso delle atmosfere power pop/soul che fanno da filo conduttore nello sviluppo di tutte le quattordici tracce del disco (Abduction, Nothing, Whiskey Time, Think of My Soul), in cui le armonizzazioni tra i fiati sempre ben presenti e la chitarra virtuosa di Loggia creano un groove esplosivo e di ottima fattura.

 

alex loggiaNon mancano, inoltre, brani facilmente riconducibili all’epoca d’oro de Gli Statuto (spicca la ballata in italiano Dirti, in cui ritroviamo i vecchi amici della band torinese), che sguazzano nelle immancabili ritmiche in levare (Rocksteadybeat) e nel classico “jingle-jangle” alla maniera dei Jam (Elvis Was There), ma anche nel più maturo periodo welleriano degli Style Council tra gradevoli ed eleganti svolazzi acid jazz (By The Way, Keep on Fighting e la conclusiva Bluestar, un lungo tema strumentale interpretato dall’illuminante chitarra di Loggia). In quello che è un vero e proprio compendio delle conoscenze musicali di Loggia, l’artista si avventura con successo anche in atmosfere beat (Don’t Give Me Up), in classiche ballatone dall’inconfondibile sapore britannico (You Don’t Have to Worry, Oh La La) e in divertenti episodi rock ‘n’ roll (Dig It).  Una delle migliori uscite Bluestar  del panorama di nicchia italiano di questo 2017, un album che abbraccia con gusto e consapevolezza vari generi e che per l’affezionato pubblico mod nostrano (ma non solo) è destinato a imporsi come un “must have” in breve tempo. 

 

Voto: 7,5/10
Riccardo Resta

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