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24 Marzo 2013

The Washing Machine BIGMUFF SUPERSOLO UFO

2013 - Dreamingorilla Records
[Uscita: 26/02/2013]

washingmachinecover-bigmuff-supersolo-ufo1Questa “lavatrice” gira a pieno regime in Liguria, terra che da sempre si pone all’avanguardia nei suoi percorsi musicali ma dove purtroppo allo straordinario fiorire di giovani e ispiratissime bands di ogni genere non corrisponde un adeguato supporto in termini di spazi nei quali permettere agli artisti di esprimersi. Ad “accendere” la lavatrice è la Dreamingorilla rec., etichetta nata e cresciuta all’ombra della mitica “torretta” di Savona e che si sta muovendo su territori artistici davvero interessanti. I “meccanismi” di questa lavatrice, invece, sono Daniele Signorello (voce, chitarre e tastiere), Eleonora Fornelli (basso, cori) e Simone Brunzu (batteria). I tre musicisti avevano già avuto occasione di farsi notare in altre bands che avevano saputo conquistare un po’ di visibilità tra i confini liguri e, talvolta, anche fuori: nomi come Two Red Chairs, 3fingersguitars, Jonas First Date. Dopo un breve EP omonimo del 2010, i tre Washing Machine approdano a questo CD di debutto, “Bigmuff Supersolo Ufo”. Per chi non lo sapesse, il Big Muff è un distorsore per chitarra.

 

Con quale significato o messaggio si amalgami con le altre parole del titolo, francamente ci è inspiegabile, ma ciò è poco importante: questa scritta che campeggia sulla copertina e sul dischetto di uno sgargiante rosa fucsia risulta musicale e simpatica fin dalla prima lettura, e certamente era proprio questo l’effetto voluto. Ma veniamo alle 10 tracce che compongono il CD: dopo una partenza con i fischi del distorsore a manetta (sarà proprio il Big Muff?) ecco impennarsi una cavalcata che fa venire voglia di urlare “Goo Goo Goo… My friend Goo…” come facevano i Sonic Youth almeno una ventina di anni fa, ormai. Questa è Per il mio nome. Cambia tutto con Campionessa, brano dall’incedere ska ma ancora una volta con il distorsore a pieno regime; Big youth vede alle tastiere un ospite illustre come Giovanni Pastorino degli Eazy Skankers, una vera band-colosso della scena reggae italiana, che ha avuto il privilegio di andare a incidere in passato negli stessi studios in cui registrava i suoi album Bob Marley.

 

Sarà anche merito del cantato in inglese (è inutile: la lingua d’Oltremanica risulta sempre ben altra cosa rispetto all’italiano!), ma Big Youth, con questa sua allure di psychedelia dolce e arrabbiata alla Dinosaur Jr., risulta uno degli episodi più accattivanti del CD. Il diluvio è il momento più austero dell’album, la corposità del riff rasenta quasi lo stoner. Se fosse stata in inglese come la traccia precedente, poteva diventare il “monumento” del disco. E forse non è un caso se la successiva Peggy Alive in Misheard Tunes ricalca vagamente l’impronta della traccia precedente, ma in inglese. Però non ha la stessa “maestosità”, purtroppo. In compenso si apre in un bridge di sapore psychedelico quasi sixties che vivacizza gustosamente il tutto. Gusto tra psych e stoner che si ripete nella prima parte di Prospettive esistenziali per la gioventù cadetta. Queste aperture “cosmiche” portano a riflettere su un dettaglio: tutti brani sono mediamente veloci, spesso molto veloci. La ballad strappalacrime che non ti aspetti avrebbe davvero fatto la differenza. Questo comunque non va a inficiare il livello di un ottimo album, ben suonato, ben scritto, ben prodotto.

Voto: 8/10
Alberto Sgarlato

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