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18 Maggio 2013 , ,

Oblivians Desperation

2013 - In The Red Records
[Uscita: 28/05/2013]

oblivians desperation

# Consigliato da DISTORSIONI

 

Sono passati ben sedici anni da "Play 9 Songs with Mr. Quintron", ultimo lavoro in studio inciso da Greg, Jack ed Eric Oblivian per la Crypt nel 1997: e confessiamo, nutrivamo timori che il ritorno degli Oblivians - nell'aria da qualche tempo, preannunciato da alcune dichiarazioni di Greg Cartwright in occasione del ritrovarsi dei tre in festivals ed altre diverse situazioni musicali - non fosse all'altezza, vista la tanta acqua passata sotto i ponti, dei loro capolavori garage punk-lo fi  della seconda metà '90, "Soul Food" (1995), "Popular Favorites" (1996), "Play 9 Songs with Mr. Quintron" (1997), con i quali i tre fratelli Oblivion avevano consegnato la loro sigla all'immortalità del rock americano più selvaggio e grezzo del declinare del XX secolo. Ed invece siamo felicissimi di esserci sbagliati, "Desperation" non abbandona, non tradisce assolutamente i canoni più autentici che hanno sempre contraddistinto il sound degli Oblivians.

 

Registrate negli studi Easy Eye Sound in Nashville di Dan Auerbach (e certo, ancora lui!) in piena adesione alla lo-fi philosophy che ha sempre caratterizzato la discografia passata della band, songs come Call The Police (in cui compare - oltre a Miss Pussycat, percussion e vocals - all'organo quel Mr. Quintron cui Greg, Jack ed Eric avevano dedicato il loro ultimo sforzo in studio nel 1997), Woke Up in aoblivion-band Police Car, I'll Be Gone, Run For The Cover, Oblivion, Desperation suonano martellanti, sporche, essenziali, punk nel senso più autentico del termine, e nello stesso tempo fresche ed intrise di umori nichilisti contemporanei, riprendendo esattamente il discorso dove si era interrotto. Desperation è stato prodotto da Greg Cartwright, illustre reduce dai Reigning Sound, cui Dan Auerbach - si legge nei comunicati della band - ha sollecitamente passato, per riprodurre le sonorità in bassa fedeltà tipiche della band, un'apparecchiatura vintage, tra cui un favoloso 1-inch Scully 8 track, ed i risultati sono stupefacenti.

 

C'è una grande varietà stilistica in Desperation: oltre agli episodi suddetti, i più efficaci ed incisivi, si va dal quasi bubblegum di Pinball King  al pop ramonesque di Little War Child, al rock blues yardbirds-iano di Loving Cup, una sorta di Train Kept A Rollin' del terzo millennio, in realtà cover di un oscuro brano targato  Triumphs Band che appare su un volume delle compilations della Crypt "Teenage Shutdown". Back Street Hangout è una magistrale ballata passionale, fradicia di santa elettricità, uno degli apici in assoluto del disco; e poi il noise blues ubriaco e sfasciato di Mama Guitar, in perfetto mood Cheater Slicks, lo stentoreo inno punk Fire Detector, in intenso odore di Wire. Infine l'anthemica dolorosa, esasperata Em e l'ipnotica,oblivians asfissiante Come a Little Closer, nuovi sintetici incubi garage punk irrorati di blues, targati Oblivians, emananti sinistri bagliori sull'asfittico, stolido panorama mainstream americano. Bentornati Jack, Eric, Greg: in giro c'è sin troppa indie anemica ed insulsa, Desperation sprizza linfa vitale punk da tutti i pori, l'aspettavamo da troppo tempo, da sempre: mica ci farete aspettare di nuovo sedici anni per un'altra scossa elettrica come questa?

 

Voto: 8.5/10
Pasquale Wally Boffoli
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