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7 Dicembre 2013

Jenny Wilson DEMAND THE IMPOSSIBLE

2013 - Gold Medal Recordings
[Uscita: 15/11/2013]

jenny wilson"Siate realisti: chiedete l’impossibile"  è stato uno degli slogan più fortunati e fantasiosi usciti fuori dal maggio parigino del 1968, e la musicista svedese l’ha significativamente ripreso per questo suo ritorno sulle scene dopo “Hardships!” del 2009, un album dalle tinte molto radicali, la ribellione come necessità: <<cos’altro c’è da fare quando sei un cittadino in una società così fottuta?>>.  In questi quattro anni Jenny Wilson ha dovuto affrontare la prova molto ardua e difficile di un cancro al seno, prova dalla quale è uscita rafforzata e determinata, paragonando la sua lotta contro la malattia alla ribellione parigina di oltre 40 anni fa <<Il mio corpo è diventato come una società in disordine. Io ho dovuto risorgere e iniziare una ribellione contro di esso>>. Ed è molto interessante come due fra gli album più arrabbiati di questo 2013 - l’altro è “The Knife”- siano usciti da un paese, la Svezia,  che pur non immune da problemi e contraddizioni, garantisce una qualità della vita incomparabilmente migliore rispetto al nostro e alla gran parte dei paesi occidentali. Ma forse è proprio il grado di civiltà dei paesi scandinavi a renderli spesso più sensibili alle ingiustizie del mondo di quanto non lo siamo per esempio noi italiani.

 

jenny2Ma veniamo alla musica, che è quello che qui ci interessa: la cantautrice svedese rispetto ai precedenti ci dà un disco più rabbioso, grintoso, con groove dal sapore fortemente urbano che colpiscono come un pugno allo stomaco. Le ritmiche, date in prevalenza da percussioni dal suono metallico e di stampo quasi industriale, segnano i brani di furore e sottolineano il modo di interpretare i brani di Jenny Wilson. Nella sua voce si nota subito una forte urgenza di comunicare, l’aggressività di chi ha necessità di tirare fuori se stessa, di gridarlo in faccia al mondo. Come recitano i versi di Autobiography, brano quasi strumentale e dai suoni più introspettivi, ma non meno inquieti «Non riesco a metterlo giù con le parole / Non riesco a metterlo giù con le lettere / La cicatrice è la mia unica prova / La cicatrice è la mia autobiografia». Ritmi dance da periferie urbane, elementi hip-hop, elettronica, sonorità orientaleggianti, electropop si alternano in un album che gronda rabbia e predilige i toni scuri e cupi. Già dalla bella immagine di copertina in cui la cantante appare come una misteriosa creatura della notte pronta e decisa ad affrontare il mondo senza paura e con determinazione, comprendiamo la natura di questo “Demand The Impossibile”. Un disco che evoca, secondo le parole della Wilson «paesaggi urbani notturni, sotto un ponte o un viadotto», ma dalla frustrazione per la società di oggi nasce anche una piccola ragione di ottimismo: «A change is coming on.» canta in The Future.

 

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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