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9 Novembre 2012 ,

The Datsuns DEATH RATTLE BOOGIE

2012 - Hellsquad
[Uscita: 9/11/2012]

The Datsuns DEATH RATTLE BOOGIE Hellsquad  # Consigliato da DISTORSIONI

 

I Datsuns non sono mai stati particolarmente amati dalla critica, che li ha sempre etichettati come l'ennesimo gruppo di hi-energy rock'n'roll buono solo a sparare rock a 1000 ottani senza aver la benché minima capacità di scrittura. Io, invece, li ho sempre adorati. Le loro canzoni e i loro album (tutti, tra alti e bassi) mi hanno sempre dato l'impressione di una band che si diverte e si eccita nello scrivere, suonare e produrre musica hard. Sensazioni che si sono sempre trasferite alle mie orecchie e al mio cuore, donandomi un piacere all'ascolto che poche band degli ultimi anni hanno saputo darmi. Sarà che i Datsuns sono la condensazione di alcuni dei miei amori musicali più forti e duraturi di sempre. Nessuno, e sottolineo nessuno, è mai riuscito, a mio modesto parere, a mischiare Led Zeppelin, Stooges, Radio Birdman, AC/DC, MC5, Black Sabbath, Blues e psichedelia 60s in modo così convincente, riuscendo nella difficile arte di suonare hard, rock'n'roll, epici e stradaioli al tempo stesso. Schifosi sbruffoni senza futuro con una fiera attitudine da strada e altezzosi hard-bluesmen da salotto.

 

 

Il loro rock'n'roll anfetaminico dal riffare quadrato e caldo torna, tale e quale, pur con le sfumature del caso, a violentarci le orecchie e a fenderci le guance con “Death Rattle Boogie”, il quinto album della loro carriera prodotto da Nicke Andersson degli Hellacopters. Ed è sempre un bel sentire. Un divertimento continuo, un'eccitazione simile (credo) a quella indotta dall'anfetamina. Tra classici  hi-energy rock'n'roll (fantastico quello di Gold Halo, con un riff impareggiabile), sporchi hard rock dall'epicità contagiosa (Axethrower) i riffoni macho di Gods Are Bored e i ruggiti hard-psych di Bullseye e Helping Hands, il disco scorre che è una bellezza. Fermandosi dalle parti del Delta del Mississipi a sciacquare i panni nel fango e ad affogare l'anima nel whiskey (Wander The Night, Fools Gold o Brain Tonic, con un bel feeling metal), nei deserti del Texas a far saltare i colli rossi a suon di country rock'n'roll (Goodbye Ghosts) o nella Frisco dei 60s ad affondare il rock in tonnellate di acido lisergico (Colour of The Moon).

 

 

Il tutto è maledettamente ben riuscito, tra chitarre cariche di fuzz che si producono in sporchi e fangosi riff hard rock'n'roll figli di Page & Tek, sontuose slide hard-blues (Brain Tonic) e si sciolgono in assoli ricchi ma mai presuntuosi; e una voce che riesce sempre a far la differenza, sensuale e riottosa come sa essere. Niente che non abbiano già detto (anche se forse stavolta i quattro neozelandesi hanno fatto un passino in avanti), niente che non si sia già suonato (i Datsuns non sono i rivoluzionari del rock che stavate aspettando) ma un insano album di rock'n'roll, divertente, caldo e pericoloso. Serve altro?

Leonardo "Kaosleo" Annulli

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