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27 Febbraio 2018

Bobo Stenson Trio CONTRA LA INDECISION

2018 - ECM Records
[Uscita: 19/01/2018]

Svezia   #consigliatodadistorsioni     

 

Bobo_stensonContra La indecisión è l’ennesima fatica, superba, di una bellezza sopraffina, di Bobo Stenson sempre con il suo fidato trio: Anders Jormin al contrabbasso e Jon Fält alla batteria. Classe 1944, l'artista svedese è sicuramente uno dei più versatili e sensibili maestri del pianismo jazz contemporaneo. La sua voce ci accompagnerà per sempre con  la accattivante capacità di coniugare il rigore degli studi classici (l'amore per J. S. Bach è conosciuto), la musica tradizionale scandinava ed il jazz, un connubio vincente ed estremamente coinvolgente. Dopo sei lunghi anni (l'ultimo album “Indicum” risale al 2012) il trio torna con un progetto che vuole essere un omaggio alla musica degli altri. Un solo brano, Alice, è a firma di Stenson, tutte le altre tracce sono composte per la maggior parte da Jormin ed il resto del repertorio si rivolge principalmente alla musica classica di questo secolo (Bartók e Satie). Contra La indecisión, brano del cantautore cubano Silvio Rodríguez, rispetta e lascia intatta la splendida e sobria melodia originale lasciando spazio al giovanissimo Fält (classe 1979) di tessere ritmi sincopati e spostamenti di accenti nella ritmica: la sua introduzione alla batteria fornisce un maggior slancio, una sorta di rinvigorente sguardo verso le nuove possibilità del piano trio. 

 

bioDoubt Thou The Stars si apre con la batteria che cerca in scioltezza di giocare con le dinamiche dello strumento, Jormin che lo segue facendo uso dell'archetto: 3 minuti di improvvisazione e poi il brano si apre in tutta la sua prorompente bellezza, Stenson gioca molto sull'armonia per creare situazioni inedite su melodie semplici, il tema a volte viene accennato, sfiorato, è come un campo magnetico a cui tutte le linee di forza convergono. Alice, unico brano composto da Stenson, è il più arduo dell'intero progetto, apparentemente quasi una lunga introduzione dall'incedere sfilacciato con un piano che sommessamente tenta ma non riesce, volutamente, a creare una melodia riconoscibile. Oktoberhavet  possiede un tema di ipnotica bellezza (modale) assolutamente perfetto, intramontabile, pronto a diventare uno standard per i posteri. La ritmica parte e il musicista svedese espone semplicemente una serie di fantastici accordi spostandosi semplicemente in altezza, Jormin espone con l'archetto il tema che poi prenderà sembianze più nette nel resto dell'esposizione.

tPiccolo esperimento curioso è Kalimba Impressions nel quale Fält dispone di diverse kalimba (uno strumento a percussione di origine africana) con le quali dialoga vivacemente con il basso di Jormin creando un effetto straniante. Se con Elégie, composizione di Erik Satie, si ritorna alla compostezza ed al rigore della musica classica con Stilla, ennesimo brano partorito da Jormin, ci si diverte con un blues dal sapore nordico, quasi un ossimoro, di una godibilità assoluta. Stenson è riuscito a reinventare in maniera originale e fresca una delle più classiche formazioni del jazz moderno: il piano trio. 

 

Voto: 10/10
Nicola Barin

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