Migliora leggibilitàStampa
17 Maggio 2013 ,

Pan•American CLOUD ROOM/GLASS ROOM

2013 - Kranky
[Uscita: 29/04/2013]

Pan•American  CLOUD ROOM/GLASS ROOM – 2013 –  Kranky [Uscita: 29 aprile 2013]	Mark Nelson è noto soprattutto per essere stato uno dei fondatori dei Labradford, fondamentale band di rock strumentale che negli anni ’90 mescolava sperimentazione, ambient e kraut-rock in una miscela che in breve tempo sarebbe diventata un riferimento per molte delle band post-rock degli anni zero. Il progetto Labradford si esaurì nel 2001, anno in cui Robert Donne, Mark Nelson e Carter Brown decisero di dedicarsi a tempo pieno ai rispettivi progetti solisti. Mark Nelson aveva già dato vita al programma Pan•American, che rispetto a quello dei Labradford accentuava gli aspetti legati alla densità e alla corposità del suono, attraverso l’uso di sintetizzatori e percussioni. “Cloud Room/Glass Room” è  l’ultimo di sette album realizzati con il moniker Pan•American, rilasciato a distanza di quattro anni dal precedente “White Bird Release” (2009) e a nove anni dall’uscita dell’eccellente “Quiet City” (2004).

 

 

 

Tutti i lavori di Pan•American sono caratterizzati da un’aurea celestiale. Ne sono testimoni i fortunati che ebbero modo di vedere la band dal vivo all’interno della rassegna C(h)orde tenutasi a Roma nel 2012. Ogni lavoro di Pan•American è una sorta di viaggio transcontinentale tra immaginazioni, pensieri, risvegli, sogni ed assenze di gravità. Non fa eccezione questo “Cloud Room/Glass Room”, in cui Mark Nelson ricostituisce per l’occasione il sodalizio con il bassista Robert Donne. L’album si apre con le atmosfere oniriche molto ariose di The Cloud Room mentre le distorsioni elettriche di Fifth Avenue 1960 e Relays disegnano profili fluidi dalle forme irregolari e frattali. Glass Room at the Airport cerca di amplificare le pulsazioni che si agitano all’interno dei corpi, mentre Project for an Apartment Building vive sul contrasto che si sviluppa tra l’alternarsi di percussioni molto frastagliate ed una elettronica particolarmente vibrante. La batteria di Steven Hess dà ritmo e vita alla splendida Virginia Waveform che chiude l’album, disegnando tracce e sequenze all’interno di un enorme oceano drone. Questo “Cloud Room/Glass Room” dei Pan•American è certamente uno degli album dell’anno.

Voto: 8/10
Felice Marotta

Audio

Inizio pagina