SPC ECO CALM

Inghilterra

Dieci anni di creatività al servizio del dream pop e dell’avanguardia ambient britannica: un traguardo importante che il duo SPC ECO (Rose Berlin e suo padre, il pioniere del genere Dean Garcia) ha voluto festeggiare con l’uscita del nuovo LP “Calm”. Garcia è molto attivo: mentre festeggia i 25 anni  dei Curve, il suo primo progetto musicale divenuto un cult degli anni ’90, collabora con il duo dream-pop/ambient Ummagma e appena un anno fa ha fatto uscire in coppia con Preston Maddox negli STFU il lavoro "What We Want".  Gli SPC ECO siglano con Calm una sorta di testamento musicale (che fa seguito all’EP dell’anno scorso “Under My Skin”), una summa di tutto quello che questa nicchia pop dovrebbe essere al suo meglio. Molto difficile da inquadrare Calm è un concentrato di stati d’animo uguali e contrari, una temperie che - grazie al cocktail dark/elettronico preparato da Garcia e alla voce angelica della Berlin - rievoca atmosfere oniriche in costante oscillazione tra verità e illusione.

Nell’intimità di brani come All The Voices, Waking Up Again, Out of Sight, Who Are You Now? i due artisti provano a vergare l’alfabeto dell’ineffabile, un linguaggio sensoriale con cui trasmettere lasciti esperienziali nascosto tra le pieghe più recondite dell’anima. Durante tutto l’incedere del disco, l’ascoltatore sembra proiettato in un romanzo di James Joyce o Virginia Woolf, in un perenne flusso di coscienza che riesce a sondare le sue profondità esistenziali celate sotto le ceneri della quotidianità. Calm è un gran disco, senza problemi tra le migliori uscite dell’anno; il modo migliore per festeggiare i dieci anni di una carriera che, però, sembra avere ancora moltissimo da dare ai “sognatori della musica”.