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4 Marzo 2014 ,

Carla Bozulich BOY

2014 - Constellation Records
[Uscita: 04/03/2014]

boy#  Consigliato da Distorsioni 

 

Non basterebbero dieci pagine web per descrivere la grandezza della newyorchese Carla Bozulich. In un periodo della storia della musica rock nel quale si fatica a trovare personaggi guida, artisti carismatici in grado di essere punti di riferimento, la sua figura ci appare come quella dell'eterna e grande incompresa. Al giorno d'oggi, rimanendo nel puro ambito femminile, piuttosto che lei si preferisce magnificare ed esaltare forse troppo personaggi come Anna Calvi, St. Vincent e Joan as Police Woman, che hanno presenza scenica e sex appeal da vendere ma non certo talento così grande da reggere il confronto con fuoriclasse come la vecchia Patti Smith o la stessa Pj Harvey, mentre con la Bozulich vi ci avviciniamo. La sua carriera è così fitta e ricca di produzioni da richiedere uno spazio che queste poche righe non possono soddisfare. Basti sapere che nei suoi progetti paralleli, che si chiamino Scarnella, Geraldine Fibbers, Ethyl Meatplow raramente ci ha donato qualcosa che non fosse eccellente. Come solista, a suo nome o sotto la sigla Evangelista, ha registrato albums magnifici, a partire dall'esordio di "The Red headed stranger" (2003) che il mondo rock a tutt'oggi sembra ignorare.

 

Carla Bozulich ha ricevuto relativa gloria, rimanendo nel puro ambito underground, producendo lo straordinario debutto dei Blue Willa, non a caso l'album più originale registrato da diversi anni a questa parte sulle sponde italiche. Il nuovo disco si chiama "Boy" ed esce per la Constellation, un nome che già di per sé appare come una garanzia.carla bozulich La Bozulich non fa sconti a nessuno, prosegue diritta per la sua strada, pure questo nuovo lavoro contiene tutti gli ingredienti già presenti nelle sue precedenti produzioni. Il solito rock scarnificato, secco, unito a slow songs più angosciose, l'unico paragone possibile, sesso permettendo, è con il primissimo Nick Cave, puro ed incontaminato. Enfatizzando si può definire blues del nuovo millennio un pezzo come One hard man, reading che fa molto Patti Smith ed un crescendo vocale e strumentale pazzesco. Ma i ritmi qui dentro non sono sempre frenetici, anzi. La nostra losangelina adottiva ci regala lente ballate elettriche di bellezza senza pari, vedi Drowned to the light, Gonna stop killing, What is baby, tra le vette più alte di tutto il disco ma non le sole ad abbagliare. C'è spazio per la rarefatta Danceland, e per Lazy Crossbones che per i parametri della Bozulich appare quasi un pezzo gioioso. Del resto lei stessa ha fatto sapere che definisce questo "il suo album pop" (!).

 

Provocazione allo stato puro ma che la dice lunga sul più o meno reale tentativo di farsi conoscere da un pubblico più vasto, anche se qui di  roba che resta in mente immediatamente ne troviamo poca. Di certo c'è più melodia qui che nei suoi precedenti lavori ma siamo sempre nei binari del "Bozulich sound", niente a che fare, per dire, con la svolta candida e quasi gioiosa dell'ultima PJ Harvey.A lei ha dato il suo grosso contributo John Eichenseer, che con Carla ha girato il mondo, Nord e Sud America, Europacarla bozulich ma anche India, alla ricerca della giusta ispirazione. E determinante pure l'apporto del nostro Andrea Belfi che ha contribuito a livello percussivo, e pure come backing vocal, al perfetto impatto di molte canzoni qui presenti, registrate in massima parte a Berlino. Per il resto Carla ha suonato tutto, chitarre, basso, synths, loop e via dicendo, per finire con la realizzazione dello splendido artwork del cd che dimostra la sua statura d'artista a tutto tondo. "Boy" è un nuovo episodio esaltante di una discografia che non conosce cedimenti né cadute di stile. Quante altre prove come questa dovrà superare Carla perché gli venga riconosciuta la giusta considerazione? Anche se  artisticamente attiva da poco più di dieci anni, un posto fra le grandissime di sempre se lo è già ampiamente ritagliato.

 

Voto: 8/10
Ricardo Martillos

Audio

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