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19 Giugno 2017 , ,

Entrance BOOK OF CHANGES

2017 - Thrill Jockey
[Uscita: 24/02/2017]

Stati Uniti

 

Forse la Entrance Band è stata davvero una lunga parentesi; o magari era tempo per Guy Blakeslee di riscoprire le radici acid folk del marchio Entrance. Accade dopo lo stordente viaggio nel free psych stoner della band in “Face The Sun”, che pure lasciava trasparire crepe da cui gocciolava un’ esigenza più intimista che non richiedesse volumi elevati. Sono passati addirittura 11 anni da “Prayer Of Death”, che uscì sotto la tenda deformante della Tee Pee Records; torna oggi un pop sofisticato nel suo essere floreale, colorato, lavorato di fino eppure dal cuore semplice semplice. Con le parole di Guy «nell’intimo, è una vera canzone, con alla base un testo e una melodia. Voglio fare la mia parte per far si che questa tradizione non si perda.»

 

Come da programma dunque, ogni brano è cesellato e rivestito di arrangiamenti costruttivi, policromi, appena kitsch come può esserlo l’inquadratura di un film di Wes Anderson; ecco un vibrafono, un coro, un’armonia a più voci, un fischio lontano, una tessitura barocca. E immediatamente, quelle che nell’intimo sono le folk song di un cantautore, chitarra e falò, si rivestono di suoni ricercati, eleganti ma mai appariscenti o pacchiani.

 

Un ciclo, quello di “Book Of Changes”, eclettico, che ha un denominatore comune e sommerso nella malcelata nostalgia per ricordi forse distanti, sempre custoditi eppure sfuggenti, di una giovinezza passata, di un amore interrotto, di un sorriso che non ritorna: lo sguardo limpido di tristezza che Tim Buckley aveva nel retro di copertina di Happy Sad”. Come se la fragile sonorità di cartavelina dei Villagers di “Darling Arithmetic” si fosse rivestita del suono multistrato dei Foxygen o dei Wooden Shjips. Uno spleen di classe, mai verboso, pensieroso ma non rassegnato, dall’animo a volte ferito ma sempre pieno di dignità, che si impenna addirittura nella conclusiva tirata dylaniana di Revolution Eyes. Disco davvero maturo.

 

Voto: 7,5/10
Giovanni Capponcelli

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