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16 Gennaio 2023 ,

Barbara De Dominicis Body Maps

2022 - Folderol Records
[Uscita: 15/12/2022]

Trame sospese, eterei suoni di esplorazioni, sensuali scoperte. Vibrazioni, increspature, spirali sonore lievissime e fragili che si innalzano, si aggrovigliano e si frantumano liberando intensità. Questo peculiarissimo lavoro di Barbara De Dominicis, "Body Maps", è ispirato al lavoro del filosofo francese Jean-Luc Nancy, “Corpus”. Il linguaggio, la comunicazione, le parole propagano attraverso la membrana del corpo, ne trasfondono la linfa vitale. Il respiro, il ritmo del cuore, l’effluvio del sangue, i nervi contratti, le labbra che prima di emettere la voce custodiscono la lingua come strumento che percuote denti e palato o si fa sibilante di fiato e saliva. Come nella concezione di Nancy il corpo non è più semplicemente una forma di trasposizione tra significante e significato, una traduzione fenomenologica ma l’inabitazione dell’essere. Corpo come esistenza ed essenza. Corpo imbevuto di anima perfetto nella sua singolarità e specificità. A superare la linea di distinzione tra ciò che si vuole idealizzare come simulacro di perfezione, il corpo secondo gli stereotipi socio culturali ed estetici, e l’idea di corpi molteplici imbevuti del proprio sé esclusivo a confutare ogni ipotetica prevaricazione di un corpo su un altro. In ambito musicale, l’avanguardia romana è stata seminale in questo tipo di ricerca con ensemble come M.E.V. (Musica Elettronica Viva). Il pezzo In Tune, pensato ed eseguito dal vivo da Richard Teitelbaum nel 1967, presso la chiesa americana di San Paolo dentro le mura, fu uno tra i primi esperimenti con onde cerebrali amplificate, sintetizzatori e microfoni a contatto per riprodurre il battito cardiaco e il respiro. Parte di questa performance su nastro è stata poi utilizzata per il film di Marco Ferreri, “Il Seme Dell’Uomo”, del 1969. Lo stesso poeta Rainer Maria Rilke aveva individuato proprio attraverso la musica le connessioni con le ragioni oscure e caotiche della psiche e dello spirito. I cinque pezzi dell’album giocano con la voce, con una gamma di suoni ambientali e atmosferici, sfumati, riverberati e tutta una serie di strumenti che di volta in volta entrano in comunicazione gestuale con il corpo e ne decriptano l’espressività più profonda, amplificandola. Oltre la semiotica. Un equilibrio delicatissimo che ci racconta un’armonia interiore spesso inascoltata. L’equilibrio prodigioso e la sincronia che fa convivere ogni singola parte del corpo, creato nella sua vulnerabilità e finitudine, per adattarsi al circostante, assorbirlo o riflettersi in esso. Heart Unbeaten diventa quindi un battito universale, Mouth il respiro del mondo, Womb un ritorno nella casa delle origini. Ogni barriera e ogni paradigma vengono meno davanti a questa immanenza che trascende se stessa. Dalla mappa del corpo si tracciano i confini più ampi che uniscono le origini al presente nell’eterno divenire. Partecipano, tra gli altri: Teho Teardo, Erica Scherl, Andrea Serrapiglio, Elio Martusciello. Merita una menzione il raffinatissimo e peculiare artwork di Raffaella Nappo che include anche una serie di cartoline all’interno del package.

Voto: 7.5/10
Romina Baldoni

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