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27 Giugno 2013 , ,

Bass Drum Of Death BASS DRUM OF DEATH

2013 - Fat Possum
[Uscita: 25/06/2013]

Bass drum of deathMentre anche i Black Keys hanno ormai sdoganato il concetto di bassa fedeltà alle grandi masse e sempre più nomi corrono a farsi “fresare” il suono nello studio di Mr. Auerbach, la scuola di Ty Segall, Jay Reatard & Co. comincia  a fare proseliti dello spirito fai da te. La Fat Possum , etichetta  che in genere si occupa di riesumare, più o meno vecchie, glorie del blues rurale, proprio dei Black Keys ci aveva consegnato i loro più spontanei  esordi,  e ora rilancia la sua proposta con questo duo chitarra-batteria (per le performance live si avvale di una seconda chitarra) proveniente dal Mississippi, attivo dal 2008 con due EP e un album d’esordio, “GB City” nel 2011. I BDoD di blues hanno ben poco, sparano uno scarno garage pop registrato in maniera amatoriale che suona come una radiolina ascoltata attraverso un megafono. Anche se rispetto al più anarcoide “GB City” qui il risultato sembra più ponderato che lasciato al caso, la voce riverberata e i suoni perennemente in distorsione nel rosso del V-meter, sono la scelta definitiva, e forse anche un po’ il limite di questo album, con cui marchiare tutte le undici tracce che però, proprio per questo alla lunga rendono il tutto un pò ripetitivo. Ed è un peccato perché ci sono delle belle canzoni, occhieggianti a molto pop dei sixties, rese interessanti da un' interpretazione diretta e travolgente che si insinuano subito e piacevolmente in testa. In certi momenti il rimando a Ty Segall è quasi lampante anche se il duo risponde tralasciando totalmente ogni matrice folk e abbandonandosi a un’urgenza decisamente più punk, a tratti hardcore. Chiariamolo subito, un disco senza troppe pretese, in una cornice teen-spirit,  tra scarpe di gomma maleodoranti, capelli lunghi, lattine di birra, sigarette a buon prezzo e jeans sdruciti. Ma se pensate di aver già dato abbastanza in questo senso, potete sempre sfruttare questi trenta minuti di puro goliardismo adolescenziale immaginando di mandare a cagare il vostro capo ufficio o ruttare in faccia a tutti al convenevole e consueto pranzo domenicale dai suoceri. Se invece vi ritrovate disoccupati o il matrimonio per il momento non rientra tra i vostri progetti di vita, questo è il gruppo che avreste dovuto fare voi. Decidete per cosa siete ancora in tempo.

Voto: 7/10
Federico Porta

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