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16 Agosto 2014 , ,

Wooden Wand AZAG – TOTH

2014 - Lightning Records
[Uscita: 20/05/2014]

Wooden-Wand-300x300James Jackson Toth, il vero nome dietro il quale si cela Wooden Wand, è una sorta di stakhanovista della discografia, sedici gli album pubblicati fino ad ad ora con questo nickname, ma moltissimi altri sono usciti con sigle diverse per non parlare dei singoli e dei cd-r prodotti e distribuiti direttamente dall’artista. Questo suo ultimo lavoro, “Azag – Toth”, esce per la serie che l’etichetta Lightning Records di Seth Olinsky degli Akron Family pubblica solo su cassetta, ma è possibile acquistare anche il download: si tratta di edizioni speciali numerate rivolte soprattutto ai nostalgici di quel vecchio supporto che tanto ha fatto soffrire, soprattutto per i frequenti intoppi meccanici, milioni di appassionati, ma che è stato strumento fondamentale per condividere la musica quando ancora internet era in là da venire. Ma veniamo alla musica del songwriter di Brooklyn che qui  si esibisce senza la band in una registrazione casalinga su un otto tracce digitale: la chitarra acustica, con qualche incursione dell’elettrica, accompagna il canto di James Toth nelle otto canzoni che compongono il lavoro per un totale di trenta minuti.

 

jjtLa non lunga durata ben si addice a Toth, il lavoro appare più concentrato e ispirato di altre volte, quando l’urgenza e la voglia di comunicare ha fatto sì che in mezzo a canzoni riuscite ce ne fossero altre di spessore decisamente inferiore. Ecco invece un lavoro ben equilibrato, a tratti dylaniano (Tall Dark and Lonesome, Nothing Changes): il songwriting di Toth scorre semplice e genuino, comunicativo e empatico, come è nella tradizione folk e country del continente nordamericano. Storie di perdenti e di sconfitte, ma anche barlumi di luce, nella migliore tradizione rurale che il nostro, pur essendo nato a Brooklyn, ha assorbito e fatta sua. Non abbiamo purtroppo a disposizione i testi per una miglior comprensione, ma secondo Wooden Wand il filo conduttore del disco dovrebbe essere la metempsicosi, e per l’iniziale The Parrot si è ispirato al racconto “Un Cuore Semplice” di Flaubert. Se vi piace mettervi intorno ad un fuoco ad ascoltare assorti un ‘vecchio’ cantastorie che tante ne ha viste e vissute, questo disco, o meglio cassetta, sincero e ben suonato potrebbe farvi buona compagnia.

Voto: 6.5/10
Ignazio Gulotta

Audio

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