Migliora leggibilitàStampa
29 Settembre 2017 , , ,

Ariel Pink DEDICATED TO BOBBY JAMESON

2017 - Mexican Summer-Goodfellas
[Uscita: 15/09/2017]

Stati Uniti  #consigliatodadistorsioni  

 

Ariel-LP-1000x1000-800x800Ariel Pink ci ha abituato a uscite discografiche quanto meno generose. Tra dischi a proprio nome e quelli degli Haunted Graffiti (che è band vera, benché troppe differenze stilistiche non ci corrano), questo “Dedicated To Bobby Jameson” è il suo quindicesimo album, in meno di 20 anni di carriera. E si tratta sicuramente di un buon disco, da posizionare piuttosto in alto, in un'ipotetica graduatoria dell'artista, che risulta comunque tra le sue opere più accessibili e 'pop'. Sono infatti quasi scomparse certe asperità in bassa fedeltà che in passato gli hanno sicuramente alienato qualche simpatia del pubblico di non convertiti. Che beninteso sono i più perche la chiesa di osservanti al culto di Ariel Pink, non vanta certo stuoli di adepti. Difficile prevedere, pure nel giudizio positivo, che con questo disco la cerchia si allarghi a dismisura. Giusto per sparigliare un pò le carte,  Ariel dedica il suo nuovo album a Bobby Jameson, cantautore dell'area di Los Angeles, attivo nella seconda metà dei 60's (tre album: il primo è quello un po' più noto, tra gli amanti del genere, a nome Chris Lucey) e scomparso un paio di anni fa.

 

Ariel-Pink-2-e1438724364888Non c'è traccia di cover, né si scorge, nei 13 brani della scaletta, alcuna ispirazione diretta allo stile del musicista omaggiato. I testi? Parlano di tutto, persino dei bisogni fisiologici di Babbo Natale (Santa’s in the Closet). Vero è che in Dedicated To Bobby Jameson, la title-track, si respira sicuramente aria di psichedelia, ma in senso molto ampio, come ci ha già abituato l'autore e non è certo la prima volta, neppure tra le pieghe delle altre canzoni del lotto (Time To Meet Your God, che apre le danze). Perché sempre di un disco di Ariel Pink si tratta. E allora salta fuori una Dreamdate Narcissist che pare uscita da un album di una garage band americana inclusa nella compilation "Nuggets". Feels Like Heaven richiama (anche?) nel titolo l'onomimo brano dei Fiction Factory (gruppo meteora inglese dei primi anni ‘80) ed è uno dei pezzi più gradevoli, col suo incedere da Jesus & Mary Chain zuccherosi (periodo "Darklands"). In un mondo perfetto potrebbe ciaoanche essere un hit. I Wanna Be Young gioca con un’elettronica al solito volutamente 'cheap', ma richiama certe atmosfere alla Hall & Oates, duo che in questi tempi è in fase di rivalutazione. Del resto il giocare tra riferimenti 'alti' e 'bassi', alternare richiami a epoche musicali diverse (con prevalenza per i 60's e gli 80's), fanno parte da sempre della cifra stilistica di Ariel Pink. Prendere o lasciare. Per quel che ci riguarda, pur senza gridare al miracolo, scegliamo la prima opzione. 

 

Voto: 7,5/10
Filippo Tagliaferri

Audio

Video

Inizio pagina