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5 Luglio 2017 , ,

The Master Musicians of Jajouka-Material APOCALYPSE LIVE

2017 - M.O.D. Technologies
[Uscita: 21/04/2017]

Marocco-Stati Uniti  

 

The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar with Material 

 

Per William Burroughs sono la più longeva band rock'n'roll vantando ben 4.000 anni di storia, in ogni caso la musica di questo collettivo proveniente dalle montagne dell'interno del Marocco ha da sempre suscitato un grande interesse fra musicisti rock e jazz. Fu il compianto e geniale Brian Jones il primo a pubblicare un disco insieme ai Master Musicians of Jajouka nel lontano 1971, seguito da un gigante del jazz come Ornette Coleman e da molti altri, interessati soprattutto a confrontarsi in infuocate e appassionate session live. Infatti la trance ipnotica dei musicisti di Jajouka, un villaggio delle montagne del Rif, ispirata alla religiosità Sufi ha evidenti punti di contatto con le esperienze psichedeliche che hanno animato la controcultura, i primi a scoprirli furono Paul Bowles e Brion Gysin, affascinati da una musica che, unita alla danza, ha l'effetto di portare l'uomo fuori dalla realtà fisica per viaggiare verso l'esperienza mistica di unione con la divinità. Il disco in questione è la registrazione dell'esibizione al Gent Jazz Festival del 2015, quando ai musicisti di Jajouka si sono uniti i Material di Bill Laswell, che con loro ha pubblicato il primo disco già nel 1993.

 

Quattro i brani per un totale di 70 minuti di avvolgente, sinuosa, torrida esperienza musicale, nella quale trovano posto e incontro le atmosfere ancestrali, rurali dell'ensemble marocchino e i suoni urbani, nervosi, jazzati dei Material. Le due direzioni ora si muovono da sole, ora si intersecano quasi in una battaglia, l'inizio di The Bird's Prayer quando il riff tradizionale delle lire, flauti tradizonali, si scontra con quello tipicamente jazz dei fiati, ora si fondono in una dimensione nuova, tellurica e vulcanica. Tutto avviene nel segno di una riuscita libertà creativa, la musica si dipana fra le tipiche sonorità trance e ipnotiche dei Musicians of Jajouka per poi magari volgere verso un irresistibile funk urbano e poi impennarsi nelle improvvisazioni jazz della tromba e del sax, jouj1come accade nell'iniziale Dancing From The Earth. Molti i momenti da sottolineare, come il finale della già citata The Bird's Prayer improntato a un'improvvisazione free con protagonisti fiati, lire e percussioni. O l'inizio di The New And The Ancient con il magnifico, avvolgente basso di Laswell a dare il tempo a una serie di improvvisazioni che, partite lentamente, si accendono sempre più fino a un corale finale. Non sempre questi incontri riescono, ma questa volta il risultato è davvero straordinario e coinvolgente.

 

 

Voto: 7,5/10
Ignazio Gulotta

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