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5 Giugno 2023 , ,

Exit North Anyway, Still

2023 - Autoproduzione
[Uscita: 24/04/2023]

Ritornare a passeggiare tra rarefatte foschie, sulle rive di un lago nordico. Davanti lo stesso, indistinto, scorcio d’acqua dal quale si lasciavano intravedere i contorni di una barca a remi prigioniera del ghiaccio, la surreale cover-art di “Book Of Romance And Dust”. Ideale seguito del persuasivo debut act del 2018, viene distribuito “Anyway, Still” secondo episodio discografico a firma Exit North, progetto musicale a cui prendono parte Thomas Feiner (voce degli Anywhen), il tastierista Ulf Jansson, il polistrumentista e produttore Charlie Storm (Strasse) e Steve Jansen percussionista dei Japan e dei Nine Horses nonché fratello minore del più celebre David Sylvian (all’anagrafe Stephen e David Alan Batt).Baritonale, intensa, a tratti volutamente distorta, la peculiare timbrica di Feiner penetra nei pertugi di decadenti orditi pianistici ed estemporanee aperture sinfoniche colorando di pathos soluzioni che lambiscono new-wave, ambient, art-rock e che vengono emulsionate da un prezioso collettore sonoro nel quale confluiscono i background portati in dote dai musicisti in gioco. In “Anyway, Still” si percepisce da subito come l’evoluzione dell’esperienza artistica abbia notevolmente innalzato l’indice di armonizzazione all’interno del combo, che per l’occasione appare argutamente ispirato. Una scaletta suddivisa in dieci movimenti, con liriche composte in egual parte da Feiner e Jansen, nella quale spiccano le crepuscolari atmosfere di The Unforeseen e Where The Coin Feel, l’incedere artefatto e marziale di I Only Believe In Untold Stories, l’abissale minimalismo cinematico di Bleed Out e l’intimistica chiusa The Signal. L’unica, seppur doverosa tirata di orecchie agli Exit North, va per In The Game, traccia nella quale è inevitabile denotare un eccessivo ammiccamento all’Orfeo disegnato da Sylvian per il suo alveare segreto. Un peccato veniale, che non altera il lusinghiero giudizio sull’elevato spessore artistico di un album, necessariamente autoprodotto, che il quartetto anglo-scandinavo si accinge a presentare live attraverso un tour mondiale che prenderà il suo via dal Giappone per poi toccare Goteborg (città natale del trio Feiner-Jansson e Storm) ed Helmond nei Paesi Bassi. Tra le rarefatte foschie dell’emozione.

Voto: 7.5/10
Alessandro Freschi

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