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27 Febbraio 2014

Nina Persson ANIMAL HEART

2014 - Lojinx Records
[Uscita: 11/02/2014]

Nina Persson_animalheartAlla soglia dei fatidici 40 anni, Nina Persson, cantante di The Cardigans, realizza il suo primo album solista con l’aiuto del chitarrista della band Peter Svensson. L’album è stato scritto e prodotto dalla stessa Persson, dal marito Nathan Larson compositore di colonne sonore e membro degli Shudder To Think col quale ha lavorato nel progetto parallelo A Camp, e con Eric D. Johnson, membro di Fruit Bats e The Shins. Così mentre i Cardigans lavorano a ritmo ridotto, l’ultimo disco, “Super Extra Gravity” è del 2005, e nel 2013 si sono impegnati solo in una serie di concerti, Nina Persson ha deciso di intraprendere la carriera solista. E per  non essere condizionata da problemi di vendite e classifiche ha deciso di uscire con una label indipendente che le garantisce di lavorare in modo più tranquillo e rilassato, senza l’ansia del successo ad ogni costo. E’ lontano l’hit Lovefool che sul finire dei ’90 lanciò i Cardigans ai primi posti delle classifiche inglesi e americane.“Animal Heart” è un album di pop sofisticato, che ha al centro la voce bella, seducente e affascinante della Persson, ma i risultati sono altalenanti, e non sempre le canzoni e gli arrangiamenti appaiono all’altezza della performance vocale.

 

Fin troppo scontata è l’iniziale title track, anche primo singolo, un synth pop molto anni 80 che malgrado la bella voce della Persson risulta poco convincente, ma per fortuna il resto dell’album segue strade diverse e a volte con discreti risultati. Ecco così che la svedese si cimenta con atmosfere alt country (The Ground Destruction Game), con i toni più intimi e tormentati del cantautorato col piano e la voce protagonisti (Burning Bridge for Fuel o This Nina Persson AnimalHeartIs Heavy Metal, quest’ultima dedicata ai cambiamenti profondi che la nascita del figlio ha portato alla sua visione del mondo), con ritmi rock più energici e vibranti (Clip Your Wings, che richiama i Pretenders, ma ammorbidita da un poco convincente coro), con i ritmi dance (Food For The Beast, i cui versi «face down on the floor of the discotheque, I saw the poetry» potrebbero essere letti come una dichiarazione d’intenti). Ma il brano più riuscito è Silver Like The Moon, ispirata, elegante canzone pop d’amore intrisa di romantica malinconia esaltata dalla voce di Nina Persson e da un arrangiamento fantasioso che si avvale di archi e carillon che danno al tutto un tono incantato e fiabesco, un brano che, se non salva questo “Animal Heart”, induce speranza per la futura carriera solista dell'artista.

 

Voto: 6/10
Ignazio Gulotta

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