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16 Dicembre 2012 , ,

Joan Baez AN INTIMATE PERFORMANCE

2012 - Immortal Records
[Uscita: 6 /11/2012]

Joan Baez  AN INTIMATE PERFORMANCE 2012 Immortal Records # Consigliato da DISTORSIONI

 

Parlare ancora della grandissima Joan Baez a fine 2012 è come ripercorrere a ritroso tutta la storia della folk american music. Alla veneranda età di 72 anni, che compirà in gennaio, la straordinaria newyorchese fa ancora parlare di sé per l'impegno civile che da sempre la contraddistingue, vedi nel 2011 la sua battaglia accanto ai tipi di Occupy Wall Street. Qui abbiamo per le mani una bellissima esibizione al BBC Television Theatre, il 5 giugno del 1965 ed inutile dire che qui l'ex compagna di Bob Dylan era all'apice della sua creatività e splendore artistico. Due anni prima Joan aveva partecipato alla marcia per i diritti civili in quel di Washington fianco a fianco del compianto Martin Luther King, poi barbaramente ucciso dall'establishment Usa. Diciassette sono i brani contenuti qui, la Baez tra le altre cose dimostra una grande versalità perché li esegue anche in lingue che non sono la sua, pur essendo lei di nascita scozzese-messicana, il suo vero nome è infatti Joan Chandos Baez.

 

Scorrono brani e classici immortali, su tutti l'inno dei diritti civili per eccellenza, We shall overcome, che all'epoca non mancava mai nelle sue esibizioni.  Immancabili ovviamente i classici dylaniani With god on our side, canzone incisa da Bob nel 1964 che più tardi lo stesso completerà con versi più esplicativi e diretti al conflitto vietnamita che imperversava al tempo. Molto belle pure Don't think twice it's allright e It ain't me babe, Joan Baez  AN INTIMATE PERFORMANCE 2012 Immortal Records presentata come una "protest song", cantate con vero sentimento dalla Baez, deep from the heart appunto. La stessa Rambler gambler che apre l'esibizione venne incisa a suo tempo da Mr. Zimmerman, anche se abbiamo dovuto aspettare il 2005, con l'uscita del favoloso volume 7 delle Bootleg Series, No direction home: The Soundtrack,  per ascoltare la sua home recording. La Baez non tralascia nemmeno  Odetta, figura importante per Bob, di lei esegue alla sua maniera Oh freedom, che come narra il titolo è una canzone di libertà dalla schiavitù degli afroamericani. Joan se la cava divinamente pure con il portoghese, Te ador, Ate Amanha e francese, Plaisir d'amor, dimostrando di avere eclettismo e versatilità da vendere.

 

E c'è pure il grande e compianto Phil Ochs, attivista e pacifista pure lui, deceduto in un terribile mix di depressione ed alcolismo, che viene omaggiato con There but a fortune, una canzone molto importante per Joan visto che quando la registrò nel 1964 divenne un hit da classifica.Joan Baez  AN INTIMATE PERFORMANCE 2012 Immortal Records Splendida Copper Kettle, nota anche come "Get you a Copper Kettle in the pale moonlight", scritta da Albert Frank Beddoe con un  refrain indimenticabile. Mary Hamilton è una ballata scozzese del sedicesimo secolo, la Baez le ha modificato il testo, senza intaccarle la purezza iniziale mentre Silver Dagger, altresì detta Katy Dear,  è la stessa song che portò fortuna a Ian & Sylvia nel 1964, entrambi questi pezzi li ritroviamo nel suo  disco del 1960 a nome Joan Baez. Alla fine "An intimate performance" è testimonianza unica ed imprescindibile di un' artista unica, la controfigura al femminile di Dylan, del quale magari non avrà la stessa facilità compositiva ma che possiede uguale carisma e smisurato talento artistico. Testimonianza è questa ora di american music nella sua veste più pura ed incontaminata. 

 

Ricardo Martillos
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