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9 Maggio 2024

Miqrà Amor Vincit Omnia

2024 - Jonio Culture
[Uscita: 06/04/2024]

A sei anni di distanza dal loro debutto “Ultimo Piano Senza Ascensore”, ritornano, dopo gli anni travagliati del lockdown i siciliani Miqrà con “Amor Vincit Omnia”, voce e testi sono sempre di Giovanni Timpanaro, intorno a lui il batterista Alberto Mirabella, il polistrumentista Mario Giuffrida e Gaetano Santagati alle chitarre. Ma in questo nuovo lavoro la band di Timpanaro ritrova nuova linfa e arricchisce il suo suono con la voglia di sperimentare arrangiamenti che escano fuori dal classico accompagnamento per cantautore, ma che utilizzino linguaggi e generi diversi secondo le atmosfere e le emozioni che i testi vogliono comunicare, siamo in quel filone che in Italia ha visto cimentarsi band come i La Crus o i Massimo Volume. Le dieci canzoni dell’album, l’undicesima è una cover di “Stranizza D’amuri” di Battiato, sono altrettante storie, racconti di vita in cui l’amore rappresenta la forza che può farci superare paure e fragilità. Come ha dichiarato Timpanaro: «Scrivere e registrare questo album è stato un viaggio lungo, cambiando le nostre sonorità così come noi cambiavamo con lo scorrere delle stagioni. Abbiamo fatto i conti con le nostre paure, cercando di renderle umane e provando a conviverci. In ogni brano del disco abbiamo provato a mettere tutto il nostro amore per la musica e per le storie che da sempre proviamo a raccontare». Il disco si apre con Fuori Dal Tempo in un’atmosfera intima e rilassata sottolineata dai violini, cantata, come accadrà spesso nel disco, in spoken word, in uno stile che ricorda quello di Massimiliano Larocca, segue una Per Farti Dormire che si impenna in un roccioso indie rock alla Gang in un panorama di solitudine e inquietudine urbana, molto bello il testo con immagini forti e suggestive come quella del mendicante sordo che in cuffia ascolta i Sonic Youth! La Catastrofe In Me, primo singolo dell’album, è una ballata rock tesa e torbida come chi desidera «vivere in apnea», con Un’infinità Di Meno si torna al recitato, con una lap steel evocativa che poi si inalbera nel finale convulso ed elettrico. Seguono la malinconica Ultimo Frammento, la sofferta Niente, ancora il recitato, alla maniera esplicitamente dichiarata degli Offlaga, per i ricordi evocati su un nervoso pianoforte in Alice, l’amara ballata Giorni Invisibili, la vigorosa («Le sigarette incazzate prima di andare a dormire») Ossa. A chiudere la bella cover di Stranizza D’amuri resa lenta e ipnotica e la tenerezza malinconica sottolineata dalla tromba di Calicanto. “Amor Vincit Omnia” è un disco complesso e maturo che cresce man mano che lo si ascolta, mostrandone ogni volta nuove sfumature, sonorità, significati, menzione speciale per i testi costruiti intorno a immagini forti ed evocative e di grande forza comunicativa.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

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