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5 Dicembre 2017 , ,

Anti-Flag AMERICAN FALL

2017 - Spinefarm Records
[Uscita: 03/11/2017]

Stati Uniti

 

anti-flag-american-fallQuando si mescolano musica e politica, la miscela è quasi sempre esplosiva. Uno dei casi più esplicativi è certamente quello degli Anti-Flag, gruppo americano che nei suoi quasi 25 anni di attività ha sempre fatto della vicinanza a tematiche politiche e sociali la sua cifra artistico-culturale. Non poteva, dunque, mancare la voce di Justin Sane e degli altri membri della punk-rock band più famosa della Pennsylvania a “commento” dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca; una reazione affidata al nuovo disco, dall’esplicativo titolo “American Fall”. Nello spazio di appena due anni, la prospettiva “anarco-progressista” degli Anti-Flag sembrerebbe essersi completamente rovesciata. Se nel 2015 dalle chitarre potenti e dalla voce biascicata di Sane che si ascoltavano nell’album “American Spring” filtrava un moderato ma sincero ottimismo sulla possibilità di assistere a una “primavera americana” quale summa del doppio mandato di Obama, dopo il cambio dell’occupante dello Studio Ovale la speranza ha lasciato di nuovo posto all’autunno a stelle e strisce, alla rabbiosa ricerca di un’identità per una nazione senza futuro. American Fall è essenzialmente una “chiamata alle armi” che dalle undici tracce, prodotte da Benji Madden dei Good Charlotte, traspare come un rigurgito di odio e desiderio di ribellione nei confronti di un sistema malato, destinato ad accartocciarsi su se stesso (American Attraction, The Criminals, Trouble Follows Me, Racist).

 

anti flagConcetti articolati ed esposti con singolare attenzione dal quartetto di Pittsburgh, facendo anche apprezzare un cambio di sound, che dal punk hardcore (comunque ben presente in brani come Liar e Digital Blackout) si sposta verso la California, strizzando l’occhio al punk-rock di Green Day e soprattutto Rancid (il riff di basso di Finish What We Started starebbe benissimo in un qualsiasi album di Tim Armstrong e compagni). Particolarmente bene suona lo ska-punk di When The Wall Falls, brano in cui le tematiche legate ai muri (fisici e culturali) che affollano il dibattito pubblico negli USA si sposano con gusto a organi e chitarre in levare cari all’ondata ska americana. Insomma, con American Fall gli AF provano a trasportare in musica quella mescolanza che è tratto distintivo di un’America che sta provando con tutte le sue forze a rinnegarsi. Un tentativo pregevole e assolutamente ben riuscito, che ci consegna ancora una volta la musica degli Anti-Flag come sincero e rabbioso antidoto contro razzismo e autoritarismo. 

 

Voto: 6.5/10
Riccardo Resta

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