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31 Dicembre 2014

Alvvays ALVVAYS

2014 - Polyvinyl
[Uscita: 22/07/2014]

Canada   # Consigliato da Distorsioni 

 

alvvaysPare che questi cinque ragazzotti provenienti dalla fredda Toronto abbiano dovuto tenere nel cassetto questo piccolo gioiello per un paio d’anni, prima di trovare qualcuno disposto a pubblicarlo, Chad Van Gaalen, con la produzione di John Agnello (lo stesso di Dinosaur Jr. e Sonic Youth!). È cronaca, tuttavia, che l’album sia stato proclamato disco dell’anno in Canada e sia stato primo nelle charts delle “college radios” negli Stati Uniti. I cinque sono: Molly Rankin (chitarra e voce, e che voce!), Kerry MacLellan (tastiere), Alec O’Hanley (chitarra), Bryan Murphy (basso) e Phil MacIsaac (batteria). Lo strano spelling del nome del gruppo nasconde un problema di copyright, esisteva già una band chiamata Always, ma la pronuncia è la stessa. I pezzi sono scritti tutti da Molly, con la collaborazione di Alec e Bryan, e sono la dimostrazione che, nonostante il vecchio Zio Frank (Zappa) ci ricordi che le note sono solo sette, sottintendendo come le combinazioni tra di esse non possano essere infinite, qualcuno riesca comunque ad assemblarle ancora in modo da ricavarne delle vere e proprie gemme.

 

Questo è tanto più vero quando il genere frequentato è l’indie pop, quindi non ci troviamo di fronte a intricati livelli compositivi: queste sono soltanto canzoni, ed è difficile scriverne di così belle, insieme allegre e tristi, struggenti e garrule, dolci e amare. Molto fa, in questo senso, la voce chiara ma come svagata della bionda Molly, ma altrettanto conta il jingle-jangle incessante di una delle chitarre, sul tappeto distorto al limite del feedback dell’altra. Un suono che può ricordarci illustri nomi, quali REM e Smiths, ma che riesce inspiegabilmente ad essere personalissimo. A meno di non accettare la spiegazione più semplice, cioè che questi cinque canadesi sono davvero bravi, bravissimi. Il disco dura poco più di mezz’ora, che scorre alla velocità del fulmine, per dichiarata intenzione dei nostri di pubblicare solo il meglio delle loro composizioni. Al termine restano irrimediabilmente in mente le due prime, fantastiche canzoni: Adult Diversion e Archie, Marry Me, scelte come singoli assieme all’altrettanto folgorante Next Of Kin, saltellante e gioioso, apparente racconto di un annegamento (!). Un grandissimo disco pop, un esordio eccezionale.     

    

Voto: 8/10
Luca Sanna

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