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3 Luglio 2015 , ,

Blick Bassy AKÖ

2015 - No Format-Self
[Uscita: 19/05/2015]

Camerun    #consigliatodadistorsioni     

 

blick bassyBlick Bassy proviene dal Camerun e dopo un'attività con varie band nel suo paese natale si è trasferito in Francia dove ha intrapreso la carriera solista, adesso giunta al terzo disco. "Akö" nella lingua bassa, una delle circa 250 lingue parlate nel suo paese, è un affettuoso nomignolo con cui si indicano tra loro le persone anziane, ma l'idea di partenza di questo lavoro trae origine da una foto del bluesman americano Skip James, alla cui musica rurale  il camerunese ha voluto ispirarsi.

«Il modo di cantare di Skip James mi ha ricordato quello di un anziano musicista girovago, Mout Iloun, che, quando ero bambino, percorreva i villaggi del Camerun. E il suo passaggio era spesso l'unico avvenimento di rilievo dell'anno. E' per questo che i temi del disco ruotano principalmente sull'infanzia, la trasmissione del sapere, l'importanza di conoscere la storia e la cultura del paese in cui si è nati».

Quello di Blick Bassy è un viaggio musicale in cui la tradizione africana griot, presente soprattutto nella ricerca melodica e nella sezione ritmica, incontra felicemente l'intima introspezione del songwriting occidentale, fraseggi jazz e il mood del blues. Così come notevoli sono gli arrangiamenti in cui spiccano strumenti poco usuali nella musica africana come il banjo suonato dallo stesso Bassy, o il violoncello e il trombone, suonati rispettivamente dai fidi Clément Petit e Fidel Fourneyron, ai quali sono affidate le pennellate impressioniste che impreziosiscono i brani. Completano la formazione  Olivier Ker Ourio all'armonica e Nicolas Repac al campionatore.

 

blickInsomma niente afrobeat, funky o desert blues, in “Akö” prevale la vena intimistica, intrisa di profonda malinconia, quella che l'autore ha visto negli occhi di un fiero Skip James, e la musica diventa occasione per narrare di sé, della propria terra, del proprio popolo. La chitarra: Blick Bassy usa un fingerpicking di grande efficacia e forza espressiva, e il suono solitario, nostalgico dell'armonica nell'iniziale Aké ci proiettano in un'atmosfera umbratile e di intenso raccoglimento. Wap Do Wap rimescola le carte fra swing, folk e Africa e un'originale rilettura jazzistica colora di scuro Lon con quel suo trombone dolente, mentre Tell Me la possiamo ascrivere a un raffinato cantautorato da camera, sorretta com'è dalla chitarra e dal violoncello. Mama vira verso la bossa nova a conferma dello stretto legame fra le due sponde dell'Atlantico meridionale. Insomma si sarà capito che il disco suona ricco di ispirazione e vario nelle soluzioni scelte, Bassy possiede senso della melodia e sa creare brani di grande suggestione e atmosfera che parlano direttamente al cuore di chi ascolta. E Skip James? Viene omaggiato direttamente con una citazione della melodia di Drunken Spree nel breve intermezzo di SJ, ma il suo spirito aleggia su tutto il disco, nume tutelare di un musicista molto interessante.

 

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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